CAMPOBASSO. 18 persone segnalate a vario titolo dai Baschi Verdi della Compagnia di Campobasso – Sotto sequestro marijuana, cocaina, hashish e semi di cannabis – Servizi esperiti lungo strade, centri urbani, luoghi di aggregazione ed in prossimità di scuole -
18 persone risponderanno a vario titolo delle violazioni di cui al D.P.R. 309/90 per fatti connessi al consumo o al traffico di sostanze stupefacenti. Questi gli esiti delle attività di prevenzione e controllo condotte negli ultimi giorni dai Baschi Verdi della Compagnia di Campobasso, che hanno consentito di rinvenire e sequestrare circa 770 grammi di marijuana, una pianta di cannabis indica e relativi 31 semi, 10 grammi complessivi tra cocaina ed hashish.
I servizi, coordinati dal Comando Provinciale di Campobasso e supportati dalle unità cinofile, hanno interessato il Capoluogo, Bojano, nonché le immediate adiacenze di scuole e locali di intrattenimento.
Con riferimento al corrente anno 2017, salgono a 217 (di cui 6 tratte in arresto) le persone segnalate a vario titolo dai Finanzieri del Comando Provinciale di Campobasso, per fatti e violazioni connesse all’uso o al traffico di sostanze stupefacenti; sfiora i 21 Kg. la droga di varia tipologia complessivamente sequestrata nel medesimo periodo.
Nel biennio 2015-2016, gli interventi condotti dalle Fiamme Gialle di Campobasso nello specifico settore sono stati 370, le segnalazioni a vario titolo 500, 16 persone tratte in arresto, lo stupefacente complessivamente sequestrato di poco inferiore a 6 kg.
Le attività condotte dal Corpo nella Provincia a contrasto delle organizzazioni malavitose dedite ai traffici di ingenti partite di stupefacenti, hanno di recente trovato importanti riscontri giudiziari: è dello scorso 9 ottobre, infatti, la condanna inflitta dal Tribunale di Larino a due dei soggetti coinvolti nell’operazione “Hora Arbereshe” conclusa dal G.O.A. - Gruppo Operativo Antidroga, articolazione specialistica del Nucleo Polizia Tributaria di Campobasso - nel mese di settembre 2016.
Nel corso dell’udienza, l’impianto accusatorio, è stato sostenuto direttamente dal Procuratore Capo di Larino, dr. Ludovico Vaccaro. L’Autorità giudicante ha comminato pene detentive complessive per circa 10 anni, multe per oltre 60mila Euro, ed a vario titolo, pagamento delle spese processuali ed interdizione dai pubblici uffici.