RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA PREFETTURA DI ISERNIA.
ISERNIA-POZZILLI. All’attenzione della Prefettura la vertenza occupazionale SATA S.p.A. di Pozzilli nella riunione svoltasi stamani, presso il Palazzo del Governo, presieduta dal Vicario del Prefetto, alla presenza dell’Assessore regionale alle attività produttive, dei vertici dell’azienda, del segretario regionale della FIOM CGIL Molise e della RSU.
Nata nel 1993, la SATA, specializzata nella produzione di componentistica per auto, rappresenta l’unica azienda molisana dell’indotto FIAT di Termoli (CB), che ne costituisce il principale committente ed ha un organico pari a 72 dipendenti, con contratti di solidarietà (a rotazione) dal gennaio 2014, la cui scadenza è prevista il 31 dicembre 2017.
L’incontro è stato convocato su richiesta dell’Organizzazione sindacale a seguito del paventato trasferimento di 24 dipendenti (sui 72 attuali) dal sito di Pozzilli verso i siti produttivi delle regioni Trentino (Valsugana) e Piemonte (Valperga) che, ai primi di ottobre, aveva suscitato una vivace reazione di protesta con la proclamazione dello stato di agitazione ad oltranza del personale ed un sit-in dinanzi allo stabilimento, poi rientrata grazie all’impegno dell’azienda di congelare i trasferimenti fino al 31 ottobre 2018 e ad intavolare una trattativa per discutere delle prospettive future dello stabilimento molisano, avviata nella riunione di oggi.
Nel corso dell’incontro è emersa, innanzitutto, la volontà dell’azienda di mantenere attivo il sito produttivo di Pozzilli, tant’è che sta già intervenendo sul mercato per la ricerca di nuove commesse.
Inoltre, per quanto concerne la competitività del sito di Pozzilli - che, rispetto a quelli del Trentino e del Piemonte, paga lo “scotto” dei maggiori costi necessari per il trasporto delle merci dal luogo di produzione al luogo ove hanno sede i committenti, spesso esteri - l’Assessore regionale reso noto che la Regione Molise, al fine di rendere più appetibile e competitivo il territorio molisano per le imprese, ha stanziato un fondo di 15.000.000 di euro per interventi strutturali ed, in particolare, per la realizzazione di opere finalizzate ad incentivare il trasporto delle merci su rete ferroviaria al posto di quello su gomma, abbattendo notevolmente i costi di trasporto.
La riunione ha costituito un utile momento di confronto tra gli attori coinvolti, che si sono congedati con l’impegno reciproco nel ricercare soluzioni che assicurino il mantenimento dei livelli occupazionali.