“Il calo della popolazione in Molise, certificato dall’Istat, restituisce la fotografia di una regione che si sta spopolando sempre più. Tali dati inchiodano alle loro responsabilità i governi di Michele Iorio e di Paolo Frattura, che in questi anni non hanno saputo costruire le condizioni per un nuovo rilancio dell'economia molisana”. Lo ha detto l’onorevole Danilo Leva, candidato di Liberi e Uguali alla Camera dei deputati nel collegio uninominale di Isernia
“Nel 2016 – ha riferito il parlamentare - i molisani erano 310.400. Nel 2017 sono risultati 2mila in meno. È questo il tasso di variazione negativo più alto d’Italia: in termini percentuali, parliamo di meno 6,6 per cento. In una regione che già da diversi anni sta perdendo i suoi abitanti”.
Secondo l’onorevole c’è un’unica lettura di questi dati: in realtà demograficamente piccole e territorialmente complesse come il Molise “occorre un serio e strategico intervento della mano pubblica – ha sottolineato - che serva da moltiplicatore per gli investimenti dei privati. Investimenti che gli imprenditori che si dicono molisani e che ora chiedono il voto dovrebbero fare qui, e non altrove: Pomezia non ci risulta di certo essere in Molise”.
Non è solo l’Istat a lanciare l’allarme. “Il Rapporto Svimez 2017 sull’Economia del Mezzogiorno’ spiega chiaramente – ancora Leva - come tra 50 anni la popolazione della regione sarà pari a 230.228 abitanti, con oltre 80mila residenti in meno rispetto al 2016. Le immigrazioni previste dall'estero saranno 41.734, comunque non in grado di compensare le perdite migratorie interne, con una forte ripresa dell’emigrazione, alla base dello spopolamento del Molise insieme al calo delle nascite”.
Votare Liberi e Uguali, dunque, “è il modo giusto per aiutarci ad impedire che la popolazione molisana scenda sotto la soglia psicologia dei 300mila abitanti- ha concluso - Non si può perseverare con le ricette politiche che ci hanno portato a questo punto. È il momento di cambiare. Senza scegliere chi è corresponsabile di questo disastro”.