RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA COMITATO EX LAVORATORI ZUCCHERIFICIO DEL MOLISE.
Oggi, lunedì 15 ottobre 2018, c'è stato un incontro, nella sede del Consiglio regionale, tra i capogruppo del Consiglio, tra cui il presidente del Consiglio Micone, il sottosegretario Pallante, le parti sociali e alcune ex maestranze dello Zuccherificio. L'incontro è partito da subito in salita, perché il presidente del Consiglio, non voleva far entrare una maestranza, additandolo come facinoroso e maleducato, responsabile di quello che era successo all'ultimo Consiglio regionale, quando per un lasso di tempo, gli è stato impedito dalle ex maestranze dello Zuccherificio, di svolgere i lavori. Un volta iniziato l'incontro, però, non è andato meglio, il dott. Iocca responsabile dell'assessorato al lavoro, ha ripresentato ancora una volta, il famigerato bando Lpu, in tutte le sue sfaccettature.
Come se per le ex maestranze, non fosse già abbastanza chiaro. Il Presidente Micone, dall'alto della sua autorità, ha tolto per due volte la parola a un ex dipendente e ha minacciato di chiudere il tavolo. Proprio lui che per cinque anni non ha mai aperto bocca sullo Zuccherificio.
Alla domanda del segretario Uil Raffaele Primiani, se c'erano cose nuove per mettere realmente in sicurezza le ex maestranze, le risposte, anche da parte dell'assessore al lavoro Mazzuto, sono state evasive, l'unica cosa certa è quel bando rivolto a tutta la platea di disoccupati molisana e che per non essere impugnato, non si potevano neanche correggere, i punti dove si enunciava che a quel bando, potevano partecipare tutti i disoccupati, provenienti da licenziamento collettivo, in aziende con più di 15 operai, dal 2008 in poi, mentre le maestranze chiedevano almeno il 2016 in poi e poi l'Isee, che penalizza ulteriormente, non poteva essere esclusa.
L'intervento del Consigliere Greco, però, ha chiarito che quel bando così come formulato, poteva essere impugnato, perché non rispecchiava dei parametri fondamentali per diventare esecutivo senza trovare ostacoli. Il Consigliere Iorio nel suo intervento ha chiesto se era possibile in Giunta, per dare un mano alle ex maestranze dello Zuccherificio, di riconoscere un punteggio alle ex partecipate. Il sottosegretario Pallante ascoltati gli interventi, si è riservato di riferire in Giunta e visto che la manifestazione d'interesse scade domani, si riserva di chiedere altri 5 giorni, per valutare il tutto. Quindi ancora una volta, fumata nera. Per questo governo regionale, gli ex dipendenti dello Zuccherificio, sono solo dei maleducati e degli ignoranti, perché dopo tanto, non hanno capito ancora come è formulato questo famigerato bando. La realtà è che anche se il bando potesse essere utile a qualcuno delle ex maestranze, non è assolutamente risolutivo e che questo governo regionale, come l'altro, non sa cosa fare. La nostra regione è desertificata.
La colpa di tutto ciò è da attribuire solo a chi l'ha governata. Loro nei confronti delle ex maestranze dello Zuccherificio, non hanno solo un dovere morale, ma soprattutto materiale, perché la politica di questa regione ha reso possibile tutto questo sfascio. L'unica cosa che sono capaci di fare è allungare i tempi e l'agonia dei poveri malcapitati, con i loro famigerati bandi, senza risolvere realmente i problemi. Ricordiamo che lo slogan in compagna elettorale di questa nuova amministrazione era il lavoro.