Economia

“Alla Politica sorda risponderemo con i fatti, le feste non saranno tranquille per nessuno”. Il monito lanciato dall’Assemblea Permanente degli Ex lavoratori in lotta.

Pubblicato: 17-12-2018 - 303
“Alla Politica sorda risponderemo con i fatti, le feste non saranno tranquille per nessuno”. Il monito lanciato dall’Assemblea Permanente degli Ex lavoratori in lotta. Economia

“Alla Politica sorda risponderemo con i fatti, le feste non saranno tranquille per nessuno”. Il monito lanciato dall’Assemblea Permanente degli Ex lavoratori in lotta.

Pubblicato: 17-12-2018 - 303


RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA EMILIO IZZO – PORTAVOCE ASSEMBLEA PERMANENTE EX LAVORATORI IN LOTTA

Domani, martedì 18 dicembre, alle ore 17.00 assemblea permanete presso il dopolavoro ferroviario di Isernia. A questa politica di imbroglioni intellettuali, risponderemo come si conviene. Stanno infangando un ruolo importante, quello di eletti dal popolo per rappresentare le istituzioni, invece, l’ombra delle menzogne, aleggia sul consiglio regionale del Molise e della giunta stessa, considerando le varie bugie elargite agli ex lavoratori riuniti in assemblea permanente. E non sono bastate le promesse prive di contenuto, adesso la situazione si fa ancora più indegna visto che il presidente Toma, l’assessore Mazzuto e quei consiglieri che si erano dichiarati pronti a sostenere la nostra lotta, non trovano, tra una inaugurazione, una premiazione, un viaggio e una rappresentazione in odore di selfie, nemmeno il tempo per sedersi a tavolino ed affrontare le lucide e reali proposte che la LeD ha portato come contributo fattivo per risolvere una situazione in cancrena.

Una vergognosa situazione che in provincia di Isernia trova il terreno per gridare al tradimento visti i numerosi rappresentanti in seno al consiglio e alla giunta, persone che hanno ottenuto quel posto dorato grazie ai voti di tanti malcapitati e fra questi le numerose famiglie degli ex occupati offuscate dal miraggio delle promesse elettorali. Tanti soloni e scienziati nemmeno capaci di ottenere e liquidare una mobilità in deroga ampiamente finita lo scorso luglio e nemmeno in grado di affrontare un progetto lavoro, ritenuto dal presidente Toma, addirittura eccellente, tanto da aspettare invano da un tempo sconsiderato senza una convocazione benché promessa.

Lo ripetiamo, queste feste non saranno tranquille per nessuno perché la nostra rabbia sarà gridata ad ogni utile occasione. E la prossima è dietro l’angolo!




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