Non si può rinviare una risposta alle lunghe elucubrazioni prodotte dal sindaco di Filignano, Lorenzo Coia, nel suo ultimo defilé di argomentazioni retoriche e vuote pubblicate sulla stampa locale.
Convinti come siamo che i fatti sono una cosa e le intenzioni, i tentativi, le immaginazioni, le aspirazioni un’altra.
Siamo a chiederci dopo il consueto atteggiamento di autoreferenzialita’ e prosopopea, recitati nel suo ultimo intervento sulla stampa dal sindaco Coia, quali sono i fatti concreti che sono sottesi a tanto argomentare.
In Filignano : l’attività alberghiera è inattiva da tempo immemore; il centro sociale, destinato ad opere meritorie, non ha mai aperto i battenti; le case popolari sono disabitate; i telefoni non funzionano da lustri e le iniziative di riparazione raccontate dal sindaco riguardano la compagnia che opera su Filignano ( Selvone rimane ancora fuori da qualsiasi operatività ); le strade sono un colabrodo; in alcune frazioni le fogne minano la salute dei cittadini poiché escono sovente a cielo aperto; le richieste di informazione o di aiuto rivolte diuturnamente al Comune dai cittadini sono ignorate o disattese; Vi sono aziende agricole che per provvedere ai bisogni idrici dei propri capi allevati devono far ricorso a risorse personali poiché non si provvede a riparare l’acquedotto; l’unica Coperativa sociale creata che doveva risolvere parte dei problemi dell’occupazione giovanile sul territorio è alle prese con azioni giudiziarie di tutela; si concentra l’attenzione su una sola associazione sportiva che celebra i suoi riti sportivi solo quasi fra gli iscritti e si ignora che vi sono anche altre associazioni che coinvolgono la popolazione tutta, le attività economiche ed i cittadini, nelle loro manifestazioni; il vice sindaco, compagno politico di lunga militanza, è stato estromesso con atto di autorità dall’incarico ed attualmente ha creato un gruppo politico a se stante; altri consiglieri di maggioranza disertano ormai puntualmente le assemblee consiliari; gli incarichi assessorili non durano più di una stagione; i ruoli di responsabili dei servizi, svolti da sempre da consiglieri di maggioranza, rischiano di intrecciarsi con incarichi professionali esercitati a latere della funzione istituzionale. …….
Ribadiamo per carità cristiana di non voler infierire oltre.
Chiediamo al sindaco sul piano della progettualità concreta : quali sono le iniziative
REALIZZATE
sul territorio da lui o dalla sua compagine ?
Ce le illustri.
Non quelle progettuali, in “fieri” e quindi nella volontà o nei “desiderata” : quelle realizzate nel quinquennio.
Immaginiamo che il nulla assoluto può’ creare panico.