Cronaca

Evasione dal carcere, la Garante regionale Leontina Lanciano: “Sono stata nella casa circondariale, situazione delicata”

Pubblicato: 31-01-2019 - 377
Evasione dal carcere, la Garante regionale Leontina Lanciano: “Sono stata nella casa circondariale, situazione delicata” Cronaca

Evasione dal carcere, la Garante regionale Leontina Lanciano: “Sono stata nella casa circondariale, situazione delicata”

Pubblicato: 31-01-2019 - 377


A seguito del tentativo di fuga di un detenuto dalla Casa circondariale di Campobasso, e delle modalità con le quali gli è stata impedita l’evasione, così come mostrate in un video girato da un passante, ho contattato immediatamente, nella giornata di ieri, il Direttore e il Comandante dell’istituto penitenziario di Campobasso per concordare un incontro in data odierna.

Durante la mia visita all’Istituto penitenziario, avvenuta in mattinata, ho incontrato il Direttore, il Comandante, un Ispettore della Polizia penitenziaria e il detenuto.

Al momento sono in corso indagini da parte dell’Autorità giudiziaria, per chiarire la dinamica dell’episodio, prendendo in considerazione anche gli accadimenti precedenti a quanto diffuso in video, al fine di ricostruire un quadro completo.

La questione è evidentemente di grande rilevanza e delicatezza e merita quell’attenzione e riflessione che va oltre l’impatto emotivo immediato che la visione del filmato ha comprensibilmente determinato.

In qualità di Garante regionale dei diritti della Persona e dei Detenuti, seguo costantemente l’evolversi della vicenda.

Non esistono fazioni in questo caso, esiste invece il diritto, che è al di sopra delle parti, a tutela di tutte le figure della nostra società, anche di quelle che hanno commesso degli errori e che si trovano momentaneamente private della propria libertà. Saranno rispettati pertanto i diritti di tutti. Quelli del detenuto non verranno certamente meno, anche perché è mio compito di Garante tutelarli.

Provvederanno gli organismi competenti a valutate in modo oggettivo e trasparente i comportamenti tenuti, compreso quello dell’Agente. In ogni caso, quanto accaduto non potrà inficiare o far nascere dubbi sul servizio svolto quotidianamente, in condizioni spesso complesse, dalla Polizia Penitenziaria.

Veder puntare una pistola alla testa di una persona è sempre scioccante, ma ribadisco che ci sono organismi preposti ad analizzare quanto accaduto, senza condizionamenti di sorta o di parte.

 

Leontina Lanciano

Garante regionale Diritti della Persona




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