Ambiente

Il termovalorizzatore di Pozzilli non produce impatti sulla qualità dell’aria e dell’ambiente

Pubblicato: 05-07-2019 - 450
Il termovalorizzatore di Pozzilli non produce impatti sulla qualità dell’aria e dell’ambiente Ambiente

Il termovalorizzatore di Pozzilli non produce impatti sulla qualità dell’aria e dell’ambiente

Pubblicato: 05-07-2019 - 450


RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA HERAMBIENTE POZZILLI (IS)

I risultati della campagna di monitoraggio durata due anni sono chiari: i valori dei parametri sono talmente ridotti da risultare inferiori ai limiti di rilevabilità degli strumenti, non c’è alcuna impronta dell’impianto sullo stato ambientale dell’area.

Non c’è alcuna correlazione tra il funzionamento dell’impianto di termovalorizzazione di Pozzilli e la qualità dell’aria. E’ questo il risultato della campagna di monitoraggio ambientale biennale (2017/2018) prevista dall’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata nel 2015 e attivata da Herambiente nell’ambito di uno specifico Protocollo condiviso con Comune di Pozzilli, Regione Molise e Arpa Molise.

L’intera campagna è stata definita insieme ad Arpa Molise e mirata al monitoraggio di tutti i parametri considerati caratteristici della termovalorizzazione: il particolato atmosferico PM 2,5, diossine, furani e metalli, Pcb. Dai dati misurati emerge che la presenza di PM2,5 è conforme ai limiti di qualità dell’aria mentre quella degli altri composti è per lo più inferiore ai limiti di rilevabilità degli strumenti e che la qualità dell’aria nelle aree considerate potenzialmente interessate dalle ricadute dell’impianto in realtà è assolutamente confrontabile e analoga a quella di aree estranee a ogni influenza.

In sostanza, dal monitoraggio non risultano impatti significativi sulla qualità dell’ambiente.

 

Come si è svolta la campagna di monitoraggio

La campagna di monitoraggio è stata condotta per due anni consecutivi, così da indagare lo stato della qualità dell’aria in tutte le condizioni meteorologiche e climatiche.

Per realizzarla, sono stati individuati i due punti considerati di massima ricaduta dell’impianto, entrambi nel Comune di Pozzilli, uno a nord-est e uno a sud-ovest rispetto all’impianto. Un terzo punto, nel comune di Filignano, è stato preso come riferimento (cosiddetto “bianco”), in quanto situato in un’area non coinvolta da eventuali ricadute del termovalorizzatore.

In tutti e tre i siti sono state posizionate a inizio 2017 strumentazioni di campionamento per la rilevazione dei medesimi composti. Il monitoraggio è proseguito fino a dicembre 2018 per poi passare all’analisi dei dati misurati.

La concentrazione delle polveri sottili (PM2,5) nell’area di studio risultano inferiori ai limiti di qualità dell’aria. Per tutti gli altri parametri monitorati, le concentrazioni sono sempre risultate inferiori ai limiti di rilevabilità. Unica eccezione nel 2017 per alcuni metalli che sono stati rilevati in basse concentrazioni a Filignano, probabilmente riconducibile ad attività umane quali traffico, pratiche agronomiche, ecc…, e per il parametro Pcb, che nell’estate del 2017 ha fatto rilevare valori leggermente sopra la soglia di rilevabilità presso tutti e tre i punti di monitoraggio, probabilmente a causa agli incendi estivi che hanno caratterizzato quella stagione.

 

Investimenti e tecnologie all’avanguardia per ridurre al minimo l’impatto ambientale

Le conclusioni del monitoraggio, che dimostrano come l’impianto non abbia significativi impatti sulla qualità ambientale della zona, è dovuto all’impegno della società, fin dal 2012, anno di acquisizione da parte di Herambiente, sul fronte degli investimenti, con l’obiettivo di migliorare il processo produttivo, attraverso l’utilizzo delle tecnologie più avanzate a disposizione, per ridurre al minimo l’impatto ambientale, tanto da raggiungere livelli di eccellenza tali da far guadagnare la Registrazione Emas all’impianto, il massimo grado di certificazione ambientale europea, primo impianto di produzione energetica da rifiuti del Sud Italia ad avere ottenuto questo riconoscimento. L’impianto è inoltre soggetto a monitoraggi e verifiche costanti, svolti sia dalla stessa Herambiente sia da organi competenti. I controlli vengono effettuati nella massima trasparenza e chiunque può verificarne gli esiti: i principali parametri delle emissioni sono analizzati infatti ogni 60 secondi, trasmessi ad Arpa Molise, pubblicati e aggiornati ogni mezz’ora sul sito www.herambiente.it. Attraverso la combustione, l’impianto consente anche la produzione di una quantità di energia elettrica tale da soddisfare il fabbisogno annuo di quasi 100.000 abitanti.

Anche i monitoraggi effettuati in precedenza non avevano evidenziato impatti

Negli anni sono stati numerosi gli studi riguardanti il termovalorizzatore di Pozzilli, dai quali non sono mai emersi impatti negativi sulla salute e sull’ambiente. Tra i principali si ricordano il piano di monitoraggio biennale sulla qualità dell’aria (effettuato in base alle prescrizioni della Via) terminato nel 2013, e gli studi ambientali pluriennali a carattere scientifico condivisi con il Consorzio per lo Sviluppo Industriale Isernia-Venafro e condotti tramite convenzioni con varie Università. In particolare, è importante citare il monitoraggio delle polveri ultrafini in emissione dall’impianto e in ambiente nell’area del Consorzio Industriale, condotto dall’Università degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale, dal quale si evidenzia come i valori misurati siano molto inferiori ai valori di fondo urbani e come l’area industriale risulti avere valori tipici di un’area rurale. Elementi confermati anche a livello locale: nella stessa Venafro, ad esempio, i risultati delle centraline posizionate dall’Arpa hanno dimostrato che il divieto di transito ai mezzi pesanti ha fatto registrare una riduzione sensibile nella rilevazione delle PM 10; in occasione di monitoraggi effettuati nei periodi in cui l’impianto è stato fermo per manutenzione gli organi di controllo (in particolare Arpa Molise e Regione Molise) non hanno rilevato significative difformità nei livelli della qualità dell’aria e in un’occasione a impianto fermo sono stati rilevati degli sforamenti delle polveri sottili, non riconducibili quindi al termovalorizzatore. In questo senso, i dati dell’Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale (Ispra) attestano che le fonti rilevanti delle emissioni in atmosfera sono soprattutto il riscaldamento e il trasporto, mentre la termovalorizzazione dei rifiuti fornisce un contributo del tutto marginale.

Ramonda, AD Herambiente “L’impianto per questo territorio è anche una opportunità di crescita”

“Questi risultati – commenta Andrea Ramonda, amministratore delegato di Herambiente – confermano che il termovalorizzatore è gestito con la massima attenzione alla tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente ed è del tutto sicuro. I dati raccolti sono evidenze scientifiche che dimostrano in modo netto e certo che l’impianto, grazie alle tecnologie di cui è dotato per ridurre al minimo l’impatto ambientale, non costituisce un pericolo e crediamo che questo possa essere un punto di partenza per ristabilire un confronto sereno, informato e consapevole. Pensiamo che l’impianto per questo territorio sia anche un’opportunità di crescita, sia per chi vi lavora sia per tutti i nostri fornitori, anche locali, che stanno facendo con noi una crescita non solo imprenditoriale ma anche qualitativa. Inoltre, impianti di questo tipo sono indispensabili per la chiusura del ciclo di gestione dei rifiuti nella transizione verso l'economia circolare”. 

Cavaliere, Assessore all’ambiente Regione Molise “I risultati confermano la corretta gestione dell’impianto”

“Sottolineo positivamente l’attività svolta da Arpa Molise di validazione del protocollo di monitoraggio ambientale realizzato da Herambiente nell’area circostante l’impianto di termovalorizzazione – dice Nicola Cavaliere, assessore all’ambiente della Regione Molise -, confermando l’importanza del ruolo dell’agenzia regionale nella sua funzione di soggetto pubblico di prevenzione e controllo della salute della comunità locale. Esprimo soddisfazione per i risultati dell’indagine che confermano la corretta gestione dell’impianto e l’assenza di impatti significativi sull’ambiente, rilevando l’importanza di avere sul nostro territorio un’azienda come Herambiente che investe in sviluppo e sostenibilità in un settore a sorveglianza speciale con ricadute significative sull’economia regionale in termini di ricchezza prodotta e distribuita, di crescita del tessuto imprenditoriale e di valorizzazione del capitale presente nel nostro territorio”.

Passarelli, Sindaco di Pozzilli “Nostra massima attenzione e collaborazione per la sostenibilità del territorio”

“Siamo molto contenti dei risultati dell’indagine effettuata sulle ricadute ambientali della presenza dell’impianto di termovalorizzazione - sottolinea Stefania Passarelli, sindaco di Pozzilli -. Ciò non deve impedire di continuare a porre la massima attenzione sui temi ambientali e sui potenziali rischi di impatto ambientale. A tal fine confermiamo l’impegno dell’amministrazione a dare continuità a tutte quelle forme collaborative con il gestore dell’impianto in grado di garantire la sostenibilità ambientale, sociale ed economica del territorio per lo sviluppo della comunità locale”.

Longobardi, Presidente Confindustria Molise “Herambiente è un’azienda seria”

“Ci complimentiamo con i risultati raggiunti da Herambiente che confermano la qualità dell’azienda e l’alto livello di professionalità dimostrata – afferma Vincenzo Longobardi, presidente Confindustria Molise -. Chi opera in questo settore, è spesso sottoposto ad un’attenzione costante e diffusa, soprattutto da parte di osservatori non istituzionali che spesso, anche in buona fede, non hanno gli strumenti per produrre una visione critica e asettica delle risultanze operative. Herambiente è un’azienda solida, dotata di una elevata tecnologia ed esperienza ma soprattutto seria. Questo è un parametro che dovrebbe essere tenuto nel giusto conto, in quanto è, al di là delle risultanze empiriche, la miglior garanzia che si può offrire e a tutti noi cittadini molisani”.




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