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Capracotta: approvato ordine del giorno per fiscalità di vantaggio per i comuni montani.

Pubblicato: 21-07-2019 - 316
Capracotta: approvato ordine del giorno per fiscalità di vantaggio per i comuni montani. Politica

Capracotta: approvato ordine del giorno per fiscalità di vantaggio per i comuni montani.

Pubblicato: 21-07-2019 - 316


RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA COMUNE DI CAPRACOTTA (IS):

Il Consiglio comunale di Capracotta, nella seduta odierna ha approvato all’unanimità un ordine del giorno a sostegno di una fiscalità di vantaggio per i comuni montani, a partire dall’idea di un minor carico fiscale e burocratico per le piccole attività commerciali e artigianali esistenti.

L’ordine del giorno parte da una proposta dell’UNCEM, l’Ente nazionale che raggruppa i Comuni e gli Enti montani del nostro Paese, che tende a rimettere al centro il tema della marginalità dei territori montani.

Lo spopolamento dei territori montani rischia di impoverire ulteriormente il nostro Paese – dice Candido Paglione, sindaco di Capracottase non si mettono in atto con urgenza interventi radicali che possano creare convenienze vere a restare a vivere in montagna. Per questo – prosegue Paglione occorre credere tutti nella necessità di individuare delle opportune “Zone a fiscalità di vantaggio”, come vere e proprie Zone economiche speciali montane nelle quali azzerare le imposte per le imprese e gli esercizi commerciali, con la previsione di forme di compensazione per le entrate comunali, a partire da una diversa ripartizione del Fondo di Solidarietà Comunale”.

 

Si allega l’Ordine del Giorno approvato dal Consiglio Comunale di Capracotta

 

Il CONSIGLIO COMUNALE

 

RILEVATO che:

  • In Italia, in più di 500 Comuni è presente un solo esercizio commerciale e in oltre 200, invece, non esiste nemmeno un negozio e che la desertificazione commerciale rappresenta, purtroppo, un fenomeno in crescita;


 

PRESO ATTO che:

  • prevedere azioni mirate per salvaguardare la presenza delle piccole attività commerciali, in particolare, i cosiddetti negozi sotto casa e tutto il commercio di prossimità - nei piccoli Comuni e nei centri delle aree montane - è una necessità sociale e culturale, prima ancora che economica;

  • l’Unione Nazionale dei Comuni e degli Enti Montani (UNCEM) ha recentemente lanciato una campagna proprio per promuovere gli acquisti nelle attività commerciali ubicate nei territori montani, con lo scopo di “far vivere la montagna”;


 

 

CONSIDERATO che:

  • è determinante difendere e valorizzare i negozi sotto casa, schiacciati negli ultimi decenni dai supermercati e dalla grande distribuzione organizzata che oggi rappresentano un modello inadeguato soprattutto sotto il profilo sociale;

  • nei Comuni montani, il piccolo negozio di paese è parte stessa della comunità e luogo di aggregazione, prima ancora che di acquisto, in alcuni casi vero e proprio punto di riferimento multifunzionale;


 

VERIFICATO che:

  • in diversi comuni delle Alpi e degli Appennini si comincia ad assistere alla scelta di giovani che decidono di aprire imprese, negozi, avviare start up, newco e partite iva – in particolare nei settori del turismo, della green economy, dell’agroalimentare di qualità e dei servizi innovativi – dimostrando, in questo modo, di credere nel rilancio del territorio montano. Le loro storie, riprese molto spesso dai media, sono di stimolo affinché si possano moltiplicare le scelte di chi “ritorna” e di chi vuole investire nel futuro dei territori montani;


 

PRESO ATTO che:

  • Servono scelte politiche chiare per la difesa dei negozi, delle botteghe e di tutte le attività di paese, ma anche una diversa consapevolezza da parte delle comunità che ancora vivono nei territori montani;

  • aiutare a far sopravvivere i piccoli negozi nei Comuni di montagna passa prima di tutto dalle scelte etiche e culturali di chi vive e di chi frequenta la montagna e parte dal presupposto semplice: “no al panino e all’acqua minerale portata da casa, sì, invece, all’acquisto nella bottega prima dell’escursione o della giornata sulla neve”;

  • occorre, quindi, individuare misure fiscali vantaggiose e differenziate, specifiche per gli esercizi commerciali e le imprese presenti nelle aree montane e interne del Paese e della Regione, così da compensare il naturale svantaggio geografico e territoriale, colmando un gap che rischia di generare conseguenze dirette molto negative, con un ulteriore abbandono dei territori e conseguente impoverimento delle comunità residenti;


 

 

 

 

 

 

Fa voti al Governo, al Parlamento e alla Giunta Regionale affinché:

 

 

  • Vengano individuate – a partire dalla Legge di bilancio 2020 – forme di fiscalità di vantaggio per i comuni montani, a cominciare da sgravi fiscali e da un minor carico burocratico per chi è titolare di un negozio o di una attività artigianale, per chi avvia un'attività economica, per chi vuole potenziare una piccola impresa, per chi apre una partita iva, per i passaggi generazionali e per le cessioni delle attività.


 

  • Ai sensi dell’articolo 16 della vigente legge nazionale 97/1994 per le piccole e medie imprese e gli esercizi commerciali venga stabilita un’aliquota unica e fissa, progressiva a seconda dell’imponibile e del grado di marginalità del Comune dove sono ubicate;


 

  • Ai sensi dell’art. 11 della Legge regionale n.15/2003 vengano previste forme di esonero dalle imposte regionali sui combustibili da riscaldamento per le attività commerciali e artigianali ubicate nei comuni montani della Regione Molise;


 

  • Vengano individuate opportune “Zone a fiscalità di vantaggio” ovvero le “ZESM – Zone economiche speciali montane” nella legislazione nazionale in quelle aree dove i Comuni registrano un più alto grado di marginalità socio-economica, anche sulla base delle classificazioni redatte a livello nazionale dalla Strategia nazionale per le Aree interne;


 

  • Nei Comuni con meno di mille abitanti individuati ad alta e altissima marginalità socio-economica, vengono azzerate le imposte per le imprese e gli esercizi commerciali e vengono previste forme di compensazione per le entrate comunali, a partire da una diversa ripartizione del Fondo di Solidarietà Comunale;


 

  • Vengano incentivati i centri multifunzionali, intesi come “negozi che vendono prodotti e allo stesso tempo svolgono servizi di interesse pubblico e di pubblica utilità”, d’intesa anche con le associazioni locali presenti nei piccoli Comuni. Tale opportunità è già consentita dalla legge nazionale 158/2017 sui piccoli Comuni, che individua i “centri multifunzionali nei quali concentrare la fornitura di una pluralità di servizi, in materia ambientale, sociale, energetica, scolastica, postale, artigianale, turistica, commerciale, di comunicazione e sicurezza, nonché lo svolgimento di attività di volontariato e associazionismo culturale”;


 

  • Per i lavori pubblici volti alla messa in sicurezza e alla tutela dei territori e alla prevenzione del dissesto idrogeologico l’aliquota IVA venga ridotta al 4%;


 

  • Alla stregua di quanto proposto nel corso della Settimana dei Cattolici di Cagliari del 2017, tenendo conto delle scadenze e dei vincoli europei, vengano rimodulate le aliquote IVA per le imprese che producono nel rispetto dei criteri minimi della sostenibilità ambientale e sociale - oggettivamente misurabili - anche per combattere il fenomeno del dumping sociale e ambientale;


 

  • Vengano individuate azioni per favorire l’e-commerce, con corsi di formazione specifici, in accordo con le Associazioni di categoria, rivolti specificatamente ai piccoli commercianti e produttori agricoli delle aree montane, evidenziando l’importanza della vendita on-line dei loro prodotti, come nuova opportunità per aumentare il fatturato;


 

 

 

  • Si mettano in campo tutte le azioni possibili di marketing territoriale per incentivare e sostenere la campagna promozionale per favorire gli acquisti nelle piccole attività commerciali ubicate nei territori montani.


 

 

 

 

 

 

 




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