Cronaca

Isernia: divieto di avvicinamento per uno stalker accusato di atti persecutori.

Pubblicato: 24-08-2019 - 322
Isernia: divieto di avvicinamento per uno stalker accusato di atti persecutori. Cronaca

Isernia: divieto di avvicinamento per uno stalker accusato di atti persecutori.

Pubblicato: 24-08-2019 - 322


Isernia: Divieto di avvicinamento per  lo stalker accusato di atti persecutori.

I militari della Compagnia di Isernia, dopo aver svolto delicate indagini, durate alcuni mesi, sono riusciti ad individuare l’uomo responsabile di atti persecutori nei confronti di una donna del luogo. Divieto di avvicinamento è la misura adottata dall’Autorità Giudiziaria nei confronti dello stalker che perseguitava la sfortunata donna da tempo,  misura che gli investigatori hanno notificato al responsabile, il quale dovrà mantenere una distanza di almeno 500 metri dai luoghi frequentati dalla persona offesa o comunque occasionalmente incontrata, ovunque ella si dovesse trovare e di non comunicare con lei attraverso qualsiasi mezzo sia telefonico che informatico. L’uomo nel tempo, con condotte reiterate, le aveva ripetutamente inviato  messaggi telefonici contenenti minacce e frasi farneticanti nonché l’ aveva seguita in macchina con atteggiamenti minacciosi. 

La seguiva ovunque, fermandosi anche sotto la sua casa. Quello che la vittima credeva un ammiratore si è rivelato nel tempo uno stalker. L’uomo è accusato di atti persecutori.

Il suo profilo non è quello dell’amante possessivo o dell’ex che non accetta la separazione, bensì dell’ “inseguitore ossessivo” che lo spinge verso fantasie compulsive di amore, rabbia o vendetta nei confronti della vittima. Da qui sono caratteristici i suoi atteggiamenti come il pedinare, lo spiare, l’aggirarsi attorno alla vittima. Le molestie sono risultate così gravi,  da cagionare alla donna un perdurante stato di ansia e paura sì da costringerla a cambiare abitudini di vita ed in particolare ad individuare percorsi stradali sempre diversi per tornare a casa. Nelle ultime settimane la presenza dell’uomo era diventata un incubo per la donna, interrotto dal provvedimento cautelare emesso dall’Autorità Giudiziaria.




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