RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA MOVIMENTO CINQUE STELLE MOLISE.
Sono particolarmente soddisfatta per l'approvazione delle due mozioni di mia firma sul Piano Cave e sulla tutela del mare, nonché della mozione di una firma mia e del collega Angelo Primiani sul Piano paesaggistico regionale.
La prima mozione approvata all'unanimità riguarda il Piano Cave che il Molise partecipa da 14 anni, caso unico in Italia. La Regione disciplina prescritta estrattivamente con la legge regionale 11/2005, ma pur prevedendo l'articolo 4 L'operazione del Piano, fondamentale strumento per rendere compatibili le esigenze di carattere produttivo con quelle di salvaguardia dell'ambiente e territorio, attualmente non è ancora dotata di tale pianificazione. Con la mozione approvata, il Consiglio regionale ha impegnato la Giunta a presentare entro quattro mesi una mappatura della caverna presente e soprattutto di quelle dismesse alla fine di evitare i rischi ambientali e tutelare il paesaggio pure, appunto, un punto il Molise di una pianificazione per le attività estrattiva.
Il Piano Cave è l'atto di programmazione che stabilisce gli indirizzi e gli obiettivi di ricerca di ricerca e di coltivazione di materiali di cava e torbiera nonché per il recupero ambientale e il ripristino delle aree interessate. Mira a individuare gli ambiti estrattivi, ovvero le aree in cui è possibile condurre queste attività per utilizzare le risorse naturali, a migliorare il livello di sostenibilità ambientale sociale ed economica l'attività estrattiva e coniugare le esigenze di carattere produttivo con la salvaguardia dell'ambiente e territorio, con attenzione al contenimento del consumo di suolo, alla razionalizzazione delle metodologie di coltivazione, alla qualificazione dei recuperi ambientali. Un documento importante, che serve anche a monitorare le attività svolte nelle zone di cava.
Insomma, un atto che punta sulla tutela dell'ambiente. Stessa cosa per l'altra mozione approvata, quella a tutela dei nostri fiumi e del nostro mare. In questo caso abbiamo ottenuto la costituzione di un tavolo tecnico di coordinamento per sottoscrivere un protocollo d'intesa tra la Regione Molise, la Capitaneria di Porto e il Comune di Termoli, i Comuni di Campomarino, Montenero di Bisaccia e Petacciato, oltre ad ARPA Molise , alle associazioni operanti nel settore della pesca e ogni altra istituzione interessata, per tutelare la qualità dell'ambiente marino e della costa, rimuovere i rifiuti dai fondali marini, raccogliere e riciclare i rifiuti plastici presenti in mare senza pesare. Previsto anche un progetto di studio finalizzato ad applicare in Molise la tecnica che intercetta i rifiuti presenti nelle acque fluviali prima che giungano al mare e che coinvolgerà in vari soggetti aventi funzioni in materia di gestione dei corsi d'acqua, dalle Autorità di Bacino ai consorzi di bonifica. La regione, inoltre, abbraccia la politica 'pesca dei rifiuti' (letteralmente 'pesca dei rifiuti') attraverso il nuovo piano dei rifiuti o con l'approvazione di una normativa regionale in materia di smaltimento dei rifiuti raccolti accidentalmente dai pescatori: l'importante attività di recupero delle plastiche smaltite nei nostri mari.
Infine è stata approvata la nostra mozione che impegna la Giunta a dotarsi subito di un Piano paesaggistico, strumento con cui la Regione stabilita gli indirizzi ei criteri relativi alla tutela, alla pianificazione, al recupero e alla valorizzazione del paesaggio e ai relativi interventi di gestione. Sulla base delle caratteristiche morfologiche, ambientali e storico-culturali e in riferimento al livello di rilevanza e integrità dei valori paesaggistici, il Piano ripartisce il territorio in ambiti omogenei, a partire da quelli di elevati pregio paesaggistici fino a quelli compromessi o degradati. Stiamo quindi parlando di un piano fondamentale, sovraordinato ad altri strumenti di pianificazione urbanistica.
Sono atti accomunati dalla loro vocazione a tutela dell'ambiente e del territorio, atti grazie ai quali il Molise diventa più vivibile e più civile. È una giornata importante perché il paesaggio è patrimonio della nostra identità.