A pochi giorni alla fine dell’anno e prossimi a festeggiare il Natale, nonostante siamo presi dalla frenesia e dalle luci che addobbano case e strade, è necessario porsi il problema di cercare di capire in che direzione sta andando Isernia ed il suo territorio e se siano state poste in essere attività per invertire la tendenza rispetto agli ultimi anni.
L’amministrazione comunale ha sicuramente fatto uno sforzo sovrumano per abbellire le strade di luminarie natalizie ma aimé continua a realizzare fatti episodici che nulla apportano alla città ma che rappresentano solo voci di spesa su un bilancio asfittico che avrebbe bisogno di una supervisione strategica capace di massimizzare le poche risorse che abbiamo.
Si prova una rabbia indicibile nel vedere la città umiliata dalla modalità in cui si sta intervenendo sulla pavimentazione delle strade: Isernia come Roma.
Strade dissestate, marciapiedi non più agibili che avrebbero dovuto avere una maggiore attenzione da parte dell’amministrazione comunale che, invece, si preoccupa a Natale di fare un intervento di facciata mal riuscito.
La città si presenta come un coperta di patch di vari colori ed a volte neanche ben delineata per intervenire su buche che non hanno una logica geometrica. Insomma ancora una volta devo dissentire da questo modo di amministrare la città, con interventi non risolutivi ed a volte peggiorativi.
Non sarebbe stato meglio destinare le risorse disponibili alla definizione totale della pavimentazione di una intera strada cittadina?? In maniera da programmare con la stessa logica gli interventi su tutta la restante viabilità?
Abbiamo un meraviglioso Centro Storico che muore e che riesce a sopravvivere solo grazie al mercato settimanale del sabato e l’amministrazione comunale, in barba a tutti gli appelli che sono stati più volte fatti a gran voce dalle varie associazioni di categoria e dai cittadini stessi, resta immobile in attesa che avvenga qualche miracolo a risolvere il problema.
E’ incredibile, in ogni città, in ogni paese, il Natale viene esaltato con la realizzazione di mercatini, addobbi, attività specifiche esclusivamente nei Centri Storici perché per la loro conformazione, per la loro storia, per la dignità architettonica che essi esprimono si prestano meglio alla esaltazione di questa straordinaria festa della natività.
A Isernia, niente di niente: si fanno piccole cose al di fuori del Centro Storico che, per il contesto urbanistico dove vengono realizzate, non saranno mai in grado di essere efficaci nella promozione della città e le uniche attività che riguardano la parte storica della città prendono il via dalla buona volontà di cittadini che vista l’inerzia dell’amministrazione si sono rimboccati le maniche auto-organizzandosi.
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