L’incontro informale di questa mattina al Ministero dello Sviluppo economico in merito alla situazione della Unilever di Pozzilli rappresenta il nuovo passo di un percorso che seguiamo con fiducia.
La Sottosegretaria Alessandra Todde, con cui ci siamo sentiti solo qualche giorno fa, si è subito attivata e, a margine dell'incontro con il responsabile delle Risorse umane per Unilever Italia, Gianfranco Chimirri, ha chiarito l’obbiettivo del Mise che è quello di "mettere in campo tutti gli strumenti necessari per salvaguardare l’occupazione e per rendere Unilever Italia strategica nel panorama europeo". Dunque, attenzione allo stabilimento di Pozzilli e a tutti gli stabilimenti italiani dell’azienda. Allo stesso tempo la Sottosegretaria ha preso l’impegno di riconvocare a breve le parti, in modo da "strutturare concretamente un percorso condiviso con tutti gli attori coinvolti".
Anche questo è un dato importante: Alessandra Todde è stata indicata direttamente dal Ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, a seguire i tavoli aziendali e ciò vuol dire che ora l’Unilever, ma anche lavoratori e sindacati, hanno a disposizione il miglior interlocutore possibile per dialogare e per pianificare il futuro.
Sul lato regionale, a nostro parere, la Regione dovrebbe fare molto di più. Non è possibile intervenire con le politiche passive, bisogna invece puntare sulle politiche industriali che possono garantire un futuro ai lavoratori all’azienda. Tuttavia bisogna anche smetterla, e forse questo conta ancor di più, di ragionare con logiche emergenziali perché serve programmazione. Ad esempio ora abbiamo uno strumento a disposizione, il Piano Transizione 4.0, che migliora e potenzia il Piano Industria, soprattutto perché allarga la platea dei fruitori alle piccole e medie imprese che sono l’ossatura del Molise. Un Piano che sta funzionando, apprezzato da aziende e industrie, ma che fa al caso anche della Unilever e che prevede misure importanti come la trasformazione di iper e super ammortamento in credito d’imposta a intensità crescente, per incentivare gli investimenti in formazione 4.0 e in trasformazione tecnologica e digitale, soprattutto se finalizzati alla sostenibilità ambientale.
Ebbene, se davvero vogliamo sfruttare al meglio queste opportunità dobbiamo capire come rendere attrattivo il territorio in termini di servizi. Ad esempio la Regione potrebbe utilizzare i fondi Por, attuali e futuri, per cofinanziare il Piano Transizione 4.0 in Molise e aiutare, così, le aziende che decidono di restare o che investono nella nostra terra.
Ma, per fare un altro esempio, dare concretezza allo sviluppo del territorio vuol dire anche accogliere la nostra proposta sul riassetto dei Consorzi Industriali, presentata solo qualche giorno fa, o intervenire sulle infrastrutture digitali per facilitare l’appeal del territorio nei confronti delle aziende. Sono questi solo alcuni semplici esempi di azioni concrete che la Regione potrebbe mettere in campo.
Ad ogni modo siamo soddisfatti che il Consiglio regionale abbia accolto le nostre richieste di chiarimento in merito alle azioni messe in campo dalla Regione e attendiamo di conoscerle presto in dettaglio. Ovviamente continuiamo a seguire la questione Unilever essendo in contatto continuo con il Ministero, ma anche con lavoratori e sindacati.