RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA MOVIMENTO CINQUE STELLE MOLISE
L’impegno del MoVimento 5 Stelle sul Comparto Montagna parte da lontano, già nella scorsa legislatura, e oggi ha registrato una tappa importante di un percorso che tende a rivoluzionare l’intero sistema gestionale del settore. In passato abbiamo denunciato più volte lo sperpero di denaro pubblico, le strutture fatiscenti, i fondi disponibili ma fermi, il sistema di ‘scatole cinesi’ che ha frenato lo sviluppo di Campitello Matese.
Lo scorso anno la Regione avrebbe potuto rompere questo sistema ma non lo ha fatto quando ha deciso un accorpamento societario non risolutivo, come avevamo denunciato già a febbraio 2019. Non solo: secondo la Corte dei Conti, come scritto nella relazione al giudizio di parifica per il 2018, lo stesso accorpamento rischia di far saltare il Piano di liquidazione di alcune società e sembra fatto più per salvaguardare i creditori e non l’interesse pubblico. Ora la proprietà degli impianti passerà ai Comuni, quindi è fondamentale che la Regione individui subito il percorso giuridico giusto per passare dal vecchio al nuovo sistema.
Davanti a un quadro simile abbiamo incontrato sindaci, imprenditori e operatori, li abbiamo ascoltati, li abbiamo portati in Commissione, abbiamo chiesto e ottenuto un Consiglio monotematico durante il quale è stato votato all’unanimità un documento importante, un indirizzo forte.
Abbiamo impegnato il governatore Donato Toma ad avviare le procedure di liquidazione delle società ancora esistenti, a trasferire al Comune di San Massimo sia la titolarità degli impianti di risalita sia le risorse necessarie per ammodernare l’impianto di innevamento artificiale, l’impiantistica sportiva e i servizi. La Regione dovrà destinare ogni anno somme adeguate al comparto, garantire l’attività sportiva e turistica nei comuni di San Massimo, Roccamandolfi e Capracotta, dovrà aprire un Tavolo permanente con enti locali e con tutti i soggetti coinvolti, prevedere adeguate azioni per formare nuovi operatori turistici e maestri di sci.
Attendiamo la Giunta alla
prova dei fatti. Dal confronto con chi ‘vive di montagna’ è venuto fuori un concetto: finora la Regione Molise ha fallito nella gestione di un patrimonio naturale che da decenni langue, Regione che deve smetterla di (non) saper fare l’imprenditore, per tornare a fare programmazione. Per questo siamo felici che la maggioranza abbia votato la mozione unitaria, ma colpisce la disinvoltura con cui ha sconfessato quanto ha deciso essa stessa solo un anno fa.
Insomma, abbiamo perso altro tempo. In Molise abbiamo perle naturalistiche soprattutto montane, ma in pratica non abbiamo impianti sciistici visto che anche quest’anno sono tutti chiusi. Nella nostra regione, infatti, è divenuto impossibile programmare l’apertura della stagione invernale. Ciò vuol dire che gli operatori non possono accogliere prenotazioni; vuol dire uccidere il settore.
Oggi, però, abbiamo posto le basi per porre fine a tutto questo. Anche perché i soldi ci sono. Ci sono tramite gli 8 milioni di euro di fondi, ancora fermi, nell’ambito del Patto per il Sud, tramite i 30 milioni di euro concessi con il CIS per lo sviluppo del versante Nord di Campitello, tramite le nuove risorse stanziate per la Strategia nazionale delle aree interne, tramite la realizzazione del Parco nazionale del Matese e tramite la normale programmazione europea post 2020.
È il momento dei fatti e questa può essere la strada giusta per valorizzare concretamente le nostre montagne, rispettando e supportando enti locali, imprenditori, operatori e, di conseguenza, tutti i cittadini utenti.