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Pazienti Covid trasferiti a Venafro, la lettera aperta di Leontina Lanciano al direttore Asrem Florenzano.

Pubblicato: 10-04-2020 - 456
Pazienti Covid trasferiti a Venafro, la lettera aperta di Leontina Lanciano al direttore Asrem Florenzano. Sociale

Pazienti Covid trasferiti a Venafro, la lettera aperta di Leontina Lanciano al direttore Asrem Florenzano.

Pubblicato: 10-04-2020 - 456


Oggetto: Misure Covid-19 pazienti trasferiti al Santissimo Rosario

Egregio Direttore Florenzano,

ho seguito dai media in questi giorni, come tutti, la vicenda degli anziani di Agnone, su cui altri organi sono stati chiamati a far luce.

In situazioni di estrema emergenza, non è mai facile organizzare la macchina degli interventi con la tempestività richiesta dalle contingenze, e riuscendo oltretutto a far sì che si operi per il meglio, nell’interesse delle persone coinvolte. Ancor più difficile è riuscire a farlo senza dover mettere in conto possibili sbavature.

Ho apprezzato la celerità e l’organizzazione con cui si è mossa l’Asrem per individuare una soluzione che consentisse ai pazienti risultati contagiati dal Covid-19 di ricevere la necessaria assistenza sanitaria. Tuttavia, da Garante dei diritti della salute, ho provato profondo rammarico per le immagini circolate in rete e sugli organi d’informazione circa i pasti destinati ai ricoverati lasciati al di fuori dell’ospedale di Venafro.

Ho appreso che, all’indomani della divulgazione delle stesse foto, Lei ha voluto effettuare di persona un sopralluogo presso la struttura del Santissimo Rosario, per verificare direttamente lo stato delle cose.

Una scelta che vede la mia totale condivisione e apprezzamento, come del resto la sollecitudine con cui il Presidente Toma ha annunciato un’indagine interna per fare chiarezza. Mi auguro che si possa giungere ad avere un quadro preciso circa i fatti in questione e, ancora di più, auspico che episodi simili, qualora dovessero rivelarsi fondati, non debbano più verificarsi per il futuro. Allo stesso modo, invito ad un’osservanza scrupolosa di tutte le prassi rivolte ai pazienti, a cui soprattutto in questo frangente devono essere garantite le cure e le attenzioni che la Costituzione impone. Al decoro e al rispetto per il malato, infatti, non si può prescindere in nessuno caso, anche in contesti particolari come quello attuale.

Consapevole dell’impegno e del rigore con cui si sta operando e nel rinnovarle la mia più completa collaborazione ove ne avesse bisogno, Le auguro un buon lavoro, nell’auspicio che l’attuale fase di emergenza che preoccupa tutti noi molisani possa presto concludersi per il meglio.

Il Garante Regionale dei Diritti della Persona

(Dott.ssa Leontina Lanciano)




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