La ripartenza sarà dura. Il numero uno dell’associazione turistica collese pensa ad un turismo lento ed ecosostenibile.
COLLI A VOLTURNO (IS). Il mondo cambierà e con se anche la vita sociale nei nostri piccoli borghi nei prossimi mesi. Alla luce del fatto che questa estate e forse per ancora a lungo saranno vietati assembramenti di persone e quindi l'organizzazione di convegni, concerti, giornate dedicate ai bimbi, pellegrinaggi e tutte le altre attività che le associazioni, le Pro loco in primis, è il momento giusto per essere ancora più uniti e pensare al futuro dei nostri paesi.
Il turismo definito di " nicchia ", quello lento sarà ciò su cui dover puntare.
È per tutto ciò che mi sento di riproporre a distanza di qualche mese, appena possibile anche dai decreti governativi, l'impegno della Pro loco di Colli a Volturno a farsi promotrice della creazione di un Consorzio unico del turismo e della cultura popolare della Valle del Volturno.
Circa 6000 persone e 6 comunità che remino tutte nella medesima direzione, con la possibilità concreta di ottenere più benefici economici e sociali per tutta la valle, da molte parti definita come una delle realtà più belle della regione Molise.
Un turismo lento ed ecosostenibile è quello che ci aspetta e noi abbiamo tutte le carte in regola per intercettare tale forma di turismo. Turismo fatto di escursioni, visite, itinerari gastronomici e culturali, rispetto della nostra incontaminata natura e scoperta delle innumerevoli nostre secolari traduzioni. Un turismo di " prossimità".
Questo potrà rappresentare il volano per far ripartire i nostri borghi dopo questa maledetta pandemia.