A breve in Consiglio ci troveremo ad approvare il bilancio di previsione, ma volgendo al termine il quinto anno di questa amministrazione siamo nella condizione di poterne tracciare anche un bilancio consuntivo.
Il bilancio consuntivo è l’analisi puntuale dei risultati conseguiti mentre il preventivo analizza tutte le esigenze da risolvere e individua le strategie per arrivare alla soluzione.
Il gruppo Lega al Comune di Isernia non può esimersi dal fare una analisi attenta sull’attività di questa amministrazione in maniera da valutarne la capacità programmatoria che rappresenta l’unico elemento per poter esprimere giudizi certi.
Purtroppo la ricerca di elementi capaci di fare esprimere un giudizio positivo è frustrata dall’assenza totale di quella visione programmatica che doveva far fare ad Isernia quel salto di qualità capace di ridare ad Isernia il ruolo che merita nella realtà regionale.
Questa amministrazione non ha avuto il coraggio di assumere posizioni, che al di là della politica, riuscissero a coinvolgere la cittadinanza tutta su tematiche fondamentali quali la sanità, l’università, le problematiche degli emigranti. Né tanto meno ha avuto la capacità di intervenire su questioni che riguardano l’immagine stessa della città, tra le quali ricordiamo: il Palazzo Iadopi, la frana di via Occidentale, l’Auditorium, la piscina comunale.
Ebbene è sotto gli occhi di tutti:
il depauperamento tuttora in corso dell’ospedale “F.Veneziale” che da fiore all’occhiello dell’intera provincia è stato ridotto al ruolo di lazzaretto , avendo trasferito interi reparti a Campobasso ed avendo ridimensionato quello che ci rimane. In questo caso il ruolo dell’amministrazione comunale è stato completamente assente non avendo neanche saputo cavalcare i movimenti spontanei costituiti dai cittadini esasperati.
Dopo il trasferimento dell’Università a Pesche si è evidenziata in maniera chiarissima la grave perdita che ha subito Isernia, tanto che sono state chiuse molte attività di servizio agli studenti e moltissime residenze soprattutto nel centro storico sono rimaste inutilizzate. Occorreva proporre alla UNIMOL, con determinazione e utilizzando tutta la forza che proveniva dalle richieste dell’intera collettività provinciale, di insediare ad Isernia qualche nuova facoltà (non ultima quella collegata all’HOMO AESERNIENSIS).
L’ amministrazione comunale è stata completamente assente sulle problematiche riguardanti il numero degli immigrati assegnati alle strutture che li gestiscono ed anche sui criteri di assegnazione degli stessi. Né valgono le dichiarazioni di assenza di competenza perché su questioni che riguardano l’ordine pubblico e la sicurezza igienico-sanitaria della cittadinanza il Sindaco e l’intera amministrazione ha la possibilità di intervenire con autorevolezza.
Non è tollerabile che al centro della città vi sia un prestigioso edificio completamente abbandonato che crea non pochi problemi all’igiene pubblica ove si consideri che lo stesso è diventato la sede ideale di ogni specie di animali infestanti (topi, serpi, piccioni, ecc.) che invadono sistematicamente la città. Si tratta di Palazzo Iadopi che potrebbe rappresentare una delle strutture capaci di rivitalizzare il Centro Storico. L’amministrazione potrebbe denunciare pubblicamente questo scandalo trattandosi di dispendio di risorse pubbliche oppure obbligare la Regione Molise a completare i lavori.
La frana di via occidentale è l’emblema della incapacità dell’amministrazione a risolvere anche problemi di ordinaria amministrazione. Si dice che è colpa della Soprintendenza ai beni culturali, si dice che il muro era vincolato dalla Soprintendenza resta il fatto che tra Amministrazioni Pubbliche vi deve sempre essere la possibilità di dialogare per trovare la soluzione ai problemi insorti.
L’Auditorium, incredibile a dirsi, è una struttura costata decine di milioni di euro che per la sua qualità architettonica, per la sua dimensione fisica, per la flessibilità dei suoi ambienti potrebbe rappresentare uno strumento di valorizzazione dell’intero territorio provinciale e regionale. Ovviamente questo richiederebbe che lo stesso venisse gestito in maniera imprenditoriale dando allo stesso il ruolo propositivo di “organismo capace di promuovere cultura” e di conseguenza economia. E’ indispensabile che qualche importante personaggio che abbia una visione culturale a 360° venga coinvolto nella gestione/programmazione di attività capaci di dare a questa struttura il ruolo che merita nel panorama culturale sia Molisano che extra regionale. Non è più tollerabile che venga gestito come se fosse una sala parrocchiale.
Isernia era dotata di una piscina che fin dagli anni ’70, finanziata dal CONI, aveva creato una cultura degli sport natatori tanto che vari atleti si erano cimentati anche in gare di livello nazionale. Insomma questa struttura era un fiore all’occhiello della città e sulla stessa si riversavano atleti dell’intera provincia ed oltre. A qualcuno è venuta l’idea che occorreva ampliare la piscina per renderla olimpionica e così si è deciso che la struttura esistente andava adeguata ed il tutto si sarebbe svolto in poco tempo. Sono passati circa 7 anni la piscina è chiusa e gli sportivi isernini sono costretti ad andare a nuotare a CB oppure a Venafro. E’ una storia incredibile.
Si poteva tranquillamente procedere con proposta operativa di partenariato pubblico Privato(PPP), da strutturare mediante il ricorso, anche tramite finanza di progetto, alla procedura di concessione a iniziativa privata a termini dell’art. 183, c.15, del Dlgsvo n.50/2016, contributo pubblico, che avrebbe recuperato il tempo perso rispetto ai due bandi andati deserti.
Ciò avrebbe permesso la presentazione di proposte adeguate e soddisfacenti per la nostra città. Sicuramente l’operazione sarebbe costata di meno ottenendo così anche il risultato di avere una struttura olimpionica ed una struttura, quella esistente, per gli allenamenti, per le scuole di nuoto, per il nuoto libero. Resta il fatto che a tutt’oggi Isernia non ha una piscina.
Per tutte queste considerazioni, i consiglieri comunali Barbato, Di Pasquale e Testa componenti il gruppo Lega al Comune di Isernia, manifestano il loro parere negativo sull’attività svolta da questa amministrazione che per l’intera consiliatura non ha saputo interpretare le istanze che provengono dai cittadini.