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Giornata contro la violenza sulle donne, la Garante: fare fronte comune per debellare un fenomeno che non accenna a diminuire

Pubblicato: 25-11-2020 - 323
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Giornata contro la violenza sulle donne, la Garante: fare fronte comune per debellare un fenomeno che non accenna a diminuire

Pubblicato: 25-11-2020 - 323


Giornata contro la violenza sulle donne, la Garante: fare fronte comune per debellare un fenomeno che non accenna a diminuire

Leontina Lanciano: “I dati sono allarmanti. Nonostante i traguardi che il genere femminile ha raggiunto, c’è ancora molto da fare”

In Italia quasi ogni tre giorni viene uccisa una donna. Sono i dati, allarmanti, che emergono dal Rapporto Eures 2019 su ‘Femminicidio e violenza di genere’. Circa l’84 per cento di questi omicidi avviene nell’ambito familiare o affettivo e ben il 63 per cento si verifica in una relazione di coppia.

“Dati sui quali è importante fermarsi a riflettere sempre – sottolinea la Garante dei Diritti della Persona – e in particolar modo in occasioni significative come quella di oggi, in cui si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Provo grande amarezza e senso di impotenza nel dover constatare come ancora oggi, in una società che ama definirsi civile, questo orribile fenomeno non accenni a diminuire. Anzi, le statistiche indicano numeri in aumento. E non bisogna dimenticare, inoltre, che il femminicidio costituisce solo la punta dell’iceberg, la manifestazione più estrema del problema. La violenza, infatti, si manifesta in molte forme. Accanto a quella fisica, più eclatante perché più ‘visibile’, ci sono anche quella psicologica o quella economica. Un’infinita varietà di forme d’abuso sulle quali occorre mettere la parola fine”.Un quadro tanto diffuso e preoccupante da spingere l’Assemblea generale delle Nazioni Unite a decidere di istituire l’odierna ricorrenza, nell’ormai lontano 1999, come monito e sprone a intensificare l’impegno su questo fronte.

“Purtroppo – aggiunge Leontina Lanciano – spiace dover riconoscere che, per il genere femminile, quanto all’aspetto della sicurezza personale ci sia ancora molto lavoro da compiere.

Come donna, ancor prima che come organo di garanzia deputato alla tutela dei diritti di tutte le persone – indistintamente da sesso, etnia, religioni – sento con forza l’esigenza di lanciare un appello a unire le forze, rivolto a tutte le figure in campo. Istituzioni, servizi sociali, forze dell’ordine: facendo squadra e mettendo insieme l’impegno che ciascuno porta avanti, quotidianamente, per quanto di propria competenza sarà possibile contribuire in maniera più incisiva a debellare una piaga che affligge il Mondo intero”.

La necessità di elaborare una strategia comune, rimarca la dottoressa Lanciano, “appare ancor più evidente se si considera l’attuale momento storico, in cui finalmente le donne iniziano a veder riconosciuta, concretamente e non solo formalmente, quella parità per cui le generazioni passate hanno lottato con forza e con coraggio.

Oggi, infatti, iniziamo ad avere un numero sempre più nutrito di figure femminili che rivestono ruoli apicali nei settori più rilevanti della vita pubblica e del mondo lavorativo. Sebbene, come emerge dalle stime statistiche, in alcuni settori le donne siano ancora troppo poco rappresentate, la tendenza va in una direzione positiva. Si pensi al recente, importante traguardo raggiunto sul fronte della parità di genere con le ultime elezioni Usa, che hanno portato per la prima volta una donna alla vicepresidenza della Casa Bianca”.

Un risultato, quest’ultimo, che per la Garante “deve essere inteso come un segnale di speranza per il futuro, affinché la donna possa affrontare tutte le sfide di ogni giorno senza timori. Forte, soprattutto, di sapere garantito il diritto fondamentale a una vita senza violenza”.




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