CGIL-CISL-UIL E UGL SI RIVOLGONO ALL'ASSESSORE PALLANTE:
«LA REGIONE ATTIVI IL PROPRIO POTERE SOSTITUTIVO NEL PAGARE I DIPENDENTI E REVOCHI UNA VOLTA PER TUTTE LA CONCESSIONE A CHI NON RISPETTA I PIU’ ELEMENTARI DIRITTI DEI LAVORATORI»
Il Natale senza tredicesima è diventata ormai una consuetudine per i lavoratori di Atm, la più grande azienda di trasporto pubblico locale che opera da decenni indisturbata in Molise grazie ad affidamenti diretti disposti dalla Regione e che andranno avanti all'infinito attraverso continue proroghe fino a quando le Istituzioni non decideranno finalmente di espletare regolari bandi di gara per affidare un servizio pubblico essenziale ad aziende ben strutturate e in grado di assicurare un servizio di qualità all’utenza.
Anche il nuovo Assessore Regionale Quintino Pallante (il terzo dall'inizio dell'attuale legislatura regionale) ha dovuto constatare personalmente lo strapotere politico di cui dispone questa impresa di trasporto locale che da decenni, con l’indifferenza della politica, costringe i lavoratori ad intraprendere mensilmente azioni giudiziarie al solo fine di vedersi garantire il regolare pagamento dello stipendio.
COME UN’AZIENDA RIESCE A PRENDERSI GIOCO PERSINO DELLE ISTITUZIONI - Persino in occasione dell'incontro Istituzionale tenutosi in video conferenza ed organizzato dalla Prefettura di Campobasso lo scorso 15 dicembre al fine di esperire la seconda fase della procedura di conciliazione di cui alla Legge 146/90 sul diritto di sciopero e nel quale le Organizzazioni Sindacali hanno enfatizzato la vicenda degli stipendi ma anche tanti altri comportamenti aziendali irrispettosi delle regole, dei contratti e delle Leggi dello Stato, l'azienda Atm ha avuto modo di ingannare e prendersi gioco per l'ennesima volta non solo delle organizzazioni sindacali (e ci può anche stare e non sarebbe una novità visti i precedenti), ma anche della stessa Prefettura e dell'Assessore regionale ai trasporti (e in questo caso un comportamento simile non è accettabile in un paese civile e ovviamente, vale anche per il Molise!)
NON E’ SERVITA NEMMENO LA MINACCIA DI RICORRERE AL POTERE SOSTITUTIVO - Eppure l'Assessore ai trasporti Pallante anche in questa circostanza, è stato alquanto perentorio nei confronti dell'impresa ATM, assumendo quell’atteggiamento severo e irremovibile adottato sin dal primo giorno del suo insediamento nei confronti di chi non rispetta gli obblighi aziendali concernenti il regolare e puntuale pagamento delle retribuzioni. E il messaggio dell’Assessore pronunciato al cospetto della Prefettura è stato sin troppo chiaro: In assenza di garanzia dell'impresa nel pagare nell'immediato tutti i lavoratori di Atm, la Regione Molise avrebbe esercitato il proprio potere sostitutivo in funzione delle norme che disciplinano il Codice degli appalti e che consente alla stazione appaltante di pagare direttamente i lavoratori in luogo dell'affidatario del contratto di servizio. TUTTO RISOLTO? Macché !!! L’azienda nel rendersi disponibile ad accogliere il perentorio diktat dell’Assessore, ha indotto la Prefettura a proporre una sospensiva dello stato di agitazione del personale, proposta accolta peraltro responsabilmente dalle Organizzazioni sindacali, ma il risultato non è stato esattamente quello che ci si aspettava.
LAVORATORI CHE AVANZANO ANCHE QUATTRO/CINQUE MENSILITA’ - A tutt’oggi infatti e, a distanza di più di una settimana da quell’impegno, ci sono ancora lavoratori che non hanno percepito la retribuzione di novembre, altri ancora che sono in arretrato di quattro/cinque mensilità pregresse e soprattutto senza che nessuno dei dipendenti abbia ricevuto persino la busta paga. E come se non bastasse l’azienda nel frattempo è risultata inadempiente anche rispetto al regolare pagamento della tredicesima mensilità, la cui corresponsione in base a quanto espressamente previsto contratto degli autoferrotranvieri, andrebbe erogata tra il 10 e il 20 dicembre di ciascun anno.
IL SOLITO NATALE SENZA TREDICESIMA SIA PER I LAVORATORI DI ATM CHE GTM - Insomma quello che si prospetta è il solito film già visto almeno negli ultimi vent’anni in ATM: ovvero un Natale senza tredicesima e senza la possibilità per il personale di poter assicurare ai propri familiari, ai propri figli e alle persone più care quei regali e quelle attenzioni che in un contesto storico già reso particolarmente difficile dalla pandemia, andrebbero invece garantiti e assicurati a tutti. Un problema, quello della tredicesima che peraltro riguarderà anche i lavoratori della Gtm di Termoli, altra società riconducibile allo stesso imprenditore Larivera.
IL REGALO DI ATM E’ L’ATTIVAZIONE DELLA NUOVA CASSA INTEGRAZIONE - Il “vero regalo” che in compenso Atm ha assicurato ai propri dipendenti è stato invece il ricorso a partire da questa settimana a nuova cassa integrazione senza peraltro che ve ne siano i presupposti oggettivi dal momento che la Regione Molise non ci risulta abbia provveduto a tagliare quei servizi di trasporto locale che eventualmente potrebbero giustificare il ricorso all'ammortizzatore sociale, anzi da quanto apprendiamo, la Regione sta cercando di garantire servizi aggiuntivi in ragione sia dei limiti al 50% di riempimento degli autobus e sia in relazione alla riapertura in presenza degli istituti scolastici. Insomma anche in questa circostanza Atm ha escogitato un modo per scaricare i costi sulla collettività, danneggiando ancora una volta i lavoratori.
SI TORNA IN PREFETTURA MA DALLA REGIONE PRETENDIAMO COERENZA - A questo punto, nel chiedere formalmente di riaprire immediatamente il confronto sospeso in Prefettura, le Segreterie Regionali di Filt Cgil Fit Cisl Uiltrasporti e Ugl autoferro si rivolgono all’Assessore Pallante affinché garantisca e metta in pratica ciò che ha assicurato alle parti sociali in più di un’occasione ovvero da un lato la tempestiva attivazione del potere sostitutivo della Regione per quanto attiene gli stipendi non corrisposti ai dipendenti, ma dall’altro auspichiamo un intervento altrettanto risolutivo per revocare la concessione ad un’azienda come Atm che, a prescindere dagli stipendi, non riconosce i più elementari diritti dei lavoratori.