Cronaca

Pronto Soccorso del Veneziale in sofferenza, interviene anche il Circolo Pd Isernia.

Pubblicato: 03-07-2021 - 307
Pronto Soccorso del Veneziale in sofferenza, interviene anche il Circolo Pd Isernia. Cronaca

Pronto Soccorso del Veneziale in sofferenza, interviene anche il Circolo Pd Isernia.

Pubblicato: 03-07-2021 - 307


RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA PD ISERNIA

Il recente grido di allarme dei pochi medici rimasti in servizio al Pronto Soccorso di Isernia, accompagnato da una serie di proposte concrete, viene raccolto dal PD di Isernia che, unitamente alla popolazione di tutto il territorio provinciale, reclama il diritto alla salute erogato da strutture pubbliche messe in condizione di essere operative ed efficienti.

Con soli 4 medici in Pronto Soccorso, rispetto agli 11 che operativi fino al 2016, non è possibile garantire turni di guardia attiva e riposo, come previsto dalla normativa in materia, si corre così il rischio concreto di chiusura del reparto, cosa nemmeno immaginabile per il nostro territorio.

Siamo di fronte al preventivato e scongiurabile “collasso” del Sistema Sanitario Pubblico, colpito proprio al cuore delle strutture preposte al trattamento dell’emergenza-urgenza, il Pronto Soccorso, che dovrebbe essere collocato al centro del sistema sanitario pubblico, a maggior ragione in una fase emergenziale come questa, e che viene invece abbandonato al suo destino.

La qualità del servizio viene così drasticamente ridotta e la situazione si evidenzia in tutta la sua drammaticità per l’impossibilità/incapacità di reperimento medici e personale sanitario.

Da una parte sarebbe necessaria una ristrutturazione complessiva del sistema pubblico regionale, dall’altra c’è l’urgenza di affrontare la situazione emergenziale del personale, tenuto anche conto dei recenti pensionamenti e del fatto che altri medici sono andati altrove a lavorare.

A livello politico il Presidente della Regione e la sua Giunta, con l’aggravante della mancata difesa territoriale da parte degli Assessori e dei Consiglieri regionali di Isernia, non sono in grado di rispondere alle segnalazioni provenienti da più parti; a livello organizzativo nessuna risposta arriva dall’Asrem al problema della carenza cronica di personale, sottoposto da anni a un pesante stress.

La situazione grave di ieri è diventata disperata oggi, nessuna soluzione appare in vista nonostante quelle prospettate dagli stessi medici di coinvolgere Emergency, i  medici militari e la Croce Rossa.

Finora il nuovo Commissario è stato silente rispetto alle richieste di dialogo provenienti dal nostro territorio e tutte le nomine nella sanità continuano ad andare in una direzione distante dal Molise.

Ormai è impossibile continuare senza aiuti “esterni”, l’elemento nuovo nella sua evidente drammaticità è che purtroppo il Pronto Soccorso è arrivato al punto di rottura, allo stato dell’arte non può più reggere ed è forse per la prima volta a rischio reale di chiusura, con tutte le gravissime conseguenze che ciò comporterebbe “a cascata” per tutti i reparti e per le strutture pubbliche.

Oggi va affrontata con forza e chiarezza l’annosa questione sull’analisi dell’origine del debito sanitario, preliminare alla richiesta di cancellarlo o ripianarlo, problema sollevato pubblicamente da tempo sia dal PD di Isernia che dai comitati sulla Sanità, evidentemente legato alla gestione dei privati convenzionati, come dimostrato dall’accesso agli atti di tutti i tavoli tecnici interministeriali.

Emerge una volontà politica chiara nella direzione di un disegno che prevede il depotenziamento del Servizio Pubblico Sanitario, di accentramento dei reparti e dei servizi essenziali e del budget previsto per il Servizio Sanitario Regionale, peraltro senza aver predisposto prima un’adeguata medicina territoriale che possa garantire il diritto fondamentale alla salute dei nostri cittadini.




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