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In libreria “Il confine”: primo volume della trilogia “AWEN”

Pubblicato: 10-12-2021 - 498
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In libreria “Il confine”: primo volume della trilogia “AWEN”

Pubblicato: 10-12-2021 - 498


Marlin inaugura la collana di fantasy e mistery “Mondi sommersi”

L’autrice è Monica Zunica e sul romanzo così si pronuncia nell’introduzione lo scrittore Maurizio de Giovanni: «State per leggere qualcosa di profondamente diverso da tutto quello che avete letto nella vostra vita»

«L'Awen passa attraverso tutto ciò che vive, compresi noi, lo fa continuamente, senza mai stancarsi di portare vita e ispirazione». Il primo libro di una trilogia fantasy è la novità di Marlin editore nelle librerie e store online. Con “Awen. Il confine” (pagine 432, € 18,50) di Monica Zunica, già autrice di romanzi e racconti, la casa editrice fondata da Tommaso e Sante Avagliano inaugura la collana di fantasy e mistery “Mondi sommersi”. La scrittrice coniuga elementi della tradizione fantasy con omaggi sorprendenti ad Anna Maria Ortese, Dino Buzzati, Tacito e Matilde Serao in una combinazione letteraria originale.

«Forti della tradizione che abbiamo espresso in passato con le nostre collane dedicate a romanzi di carattere storico e di grande ispirazione letteraria, abbiamo deciso di inaugurare una nuova collana, dal titolo evocativo “Mondi sommersi”, che si differenzi dalle altre. Una collana nel segno del Fantasy e del Mistery: un doppio filone per indagare il mistero e il fantastico, per far appassionare chi legge e, come si evince dal titolo, per viaggiare in mondi al confine, tra il reale e l’irreale. Mondi nascosti e mondi da scoprire in mezzo a oscurità e visioni che esaltano l’infinita bellezza del narrare. Mi auguro che lettrici e lettori saranno conquistati da queste nuove avventure proposte da Marlin», annuncia l’editore Sante Avagliano.

Significativo il commento dello scrittore Maurizio de Giovanni, che firma l’introduzione e che ha presentato il libro in occasione del primo appuntamento letterario alla Feltrinelli di Napoli (5 ottobre 2021): «State per leggere qualcosa di profondamente diverso da tutto quello che avete letto nella vostra vita. Un fantasy, si potrebbe… Qui però, ed è una differenza fondamentale, ad alterare un flusso fin troppo noto e prevedibile e a rendere la lettura un’esperienza profondamente unica ci sono contaminazioni e riferimenti apparentemente così lontani e perfino contrapposti da lasciare a bocca aperta.»

Si tratta di una trilogia fantasy in cui elementi della mitologia celtica e della cultura italiana per la prima volta si fondono in un'unica storia con personaggi provenienti dalla letteratura, che hanno l’opportunità di modificare il proprio destino per portare a compimento un’antica profezia. Dal Galles del V secolo ai nostri giorni, una ragazza lotterà senza sosta per far riemergere l’Awen, il potere che domina il Destino del mondo.

«Ho lavorato molti anni a questo progetto e mi attirava l’idea di una trilogia in cui personaggi storici o provenienti dalla letteratura avessero la possibilità di cambiare il destino grazie a questo potere: l’Awen. Da qui un’opera che è frutto di studi e passioni in campi letterari differenti ma che, mescolandosi, danno vita a nuove stimolanti contaminazioni», evidenzia Monica Zunica.

L’opera “Awen” prende spunto da un’antica leggenda gallese (“Storia di Taliesin”) per raccontarne un immaginario prosieguo ma è ambientata tra le montagne del Molise (Monte di Mezzo), in un mondo non visibile (Terre dell’Awen) e nella Napoli del 1595. Awen è una parola gallese e nella sua radice “wel” vuol dire soffio. Tramandata oralmente da tempi antichissimi, è stata trascritta per la prima volta nella “Historia Brittonum” di Nennio, nel 796 d.C., dallo storico Gildas di Rhuys. L’Awen era l’ispirazione poetica che donava agli antichi bardi una sapienza profetica. «Il simbolo dell’Awen fu per la prima volta introdotto da Iolo Morganwg (1747-1826), poeta e antiquario gallese.

In una raccolta di testi da lui pubblicata, il simbolo rappresenta l’inizio della vita. I tre segni corrispondono a lettere primordiali dalle quali derivano tutti gli alfabeti ed esprimono amore, conoscenza e verità. Successivamente questo simbolo è stato adottato da diverse correnti neodruidiche, assumendo un significato di flusso vitale che dona ispirazione, energia e tranquillità», spiega l’autrice.

La storia

Diana, all’età di sette anni, svanisce nel nulla insieme alla madre in un bosco del Molise. La madre non verrà ritrovata mentre Diana ricomparirà una settimana dopo ben vestita e pettinata, come se nulla fosse accaduto. Della settimana trascorsa Diana non avrà ricordi e, per i dieci anni successivi, non sarà più capace di parlare.

La vita di Diana cambia dal giorno del suo diciassettesimo compleanno, quando strani sogni le restituiscono la voce e la spingono a fuggire di casa per raggiungere il bosco (Monte di Mezzo) in cui dieci anni prima era scomparsa la madre. Durante il viaggio viene aggredita da un gruppo di uomini armati e fuggendo non si rende conto di aver oltrepassato un portale magico, un confine che divide il mondo da lei conosciuto dalle Terre dell’Awen.

Inizia per lei un percorso difficile, durante il quale incontra numerosi personaggi, come i gemelli Jago e Kei, Liam, un ragazzo di cui si innamorerà perdutamente, e Artagos, un Fferrylt potente e ambiguo che millecinquecento anni prima ha assorbito il potere oscuro dell’Awen. Diana scopre di essere la depositaria di un antico sapere, quello delle Custodi, una stirpe di donne destinate a proteggere, a costo della propria vita, il potere dell’Awen. Il suo cammino non sarà privo di pericoli: il più grande di questi è incarnato da un despota di nome Morfran (personaggio conosciuto anche come Afgaddu nella leggenda “La storia di Taliesin”).

L’unico modo che Diana ha di vincere è quello di trovare quattro Guardiani: creature che hanno preso vita dalle pagine di Anna Maria Ortese, Dino Buzzati, Tacito, Matilde Serao. Per assicurarsi la loro collaborazione, Diana cercherà di far recuperare la memoria a queste creature, proteggere ciò che ama e scoprire la verità sulla scomparsa della madre.

L’Awen e il destino

Awen è anche un mondo in cui è possibile modificare il proprio destino, così come accade ad una una regina vissuta duemila anni fa e raccontata da Tacito e a personaggi letterari provenienti dalle pagine di Anna Maria Ortese, Dino Buzzati e Matilde Serao. Un nuovo destino sarà possibile per Morfran e Keridwen, dalla leggenda gallese “Storia di Taliesin” trascritta nella metà del XVI secolo da Elis Gruffydd. Un’opportunità di riscatto, infine, l’avrà anche un’eretica molisana condannata dall’Inquisizione nel 1615.

 La citazione

«L’Awen è l’energia che ha reso possibile la combinazione tra i quattro elementi, affinché dalla loro unione alchemica e ancestrale potesse nascere la vita. L’Awen passa attraverso tutto ciò che vive, compresi noi, lo fa continuamente, senza mai stancarsi di portare vita e ispirazione».

L'autrice

Monica Zunica è nata a Napoli nel 1972 dove si è laureata in Filosofia. Dopo aver pubblicato romanzi e racconti – Senza sapere nulla (2007); Tra le onde i giorni dimenticati (2011); Il rovescio delle cose (2011) – AWEN è la sua prima trilogia fantasy. È stata collaboratrice di “Repubblica”, ha lavorato come ufficio stampa per diverse realtà culturali e ha partecipato alla fondazione della nuova rivista “Sud”. Nel 2010 ha lasciato Napoli per vivere con la propria famiglia tra i boschi del Molise. Attualmente, con il marito Enrico e i figli Carlo e Ginevra, si occupa di eventi culturali per la propria associazione, “L’Iperico”, e si dedica alla rievocazione storica dei popoli celtici e sannitici. Da lungo tempo è un membro dell’Obod, Ordine dei Bardi Ovati e Druidi, e celebra matrimoni celtici. Cura, inoltre, da diversi anni l’aperitivo letterario del "Fantasy Day", il più grande festival del Sud Italia dedicato al genere.

«Quando il destino del mondo è nelle mani di una ragazza» (“Il Tempo”)

«Awen, lo spirito che fluisce. Che si fa forza creatrice. Quella degli artisti, dei poeti e degli sciamani, quella dei folli e dei visionari, gli unici in grado di sfiorare l’invisibile» (Erminia Pellecchia, “Il Mattino”).

«Il primo volume di una trilogia che promette bene sin dall’esordio» (Lorenza Del Vecchio, “Roma”).

«Zunica ci guida (…) nelle Terre dell'Awen, cioè del Soffio, un posto dove i narratori si alterneranno, la protagonista alla ricerca di se stessa e i co- protagonisti, scambiandosi la penna (o il microfono) in un territorio in cui il sentimento del dominio della natura da parte degli uomini non esiste, e se esiste mal gliene incolga a chi lo mette in atto» (Stella Cervasio, “la Repubblica”).

Per informazioni e contatti:

https://www.marlineditore.it/shop/91/91/1886_awen-il-confine.xhtml?a=122,

Il booktrailer: https://www.youtube.com/watch?v=CMMAjx-D-RU

Il canto: https://www.youtube.com/watch?v=Ah-6SgPOaSM




Monica Zunica di presenta:

«Sono napoletana, e su questo non ci sono dubbi anche se circa dieci anni fa ho lasciato Napoli per amore del bosco. Con la mia famiglia vivo in una grande casa in un paesino dell’Alto Molise che conta centocinquanta abitanti. In casa nostra ospitiamo molti amici tra cani, gatti, papere e tartarughe. Mai nella mia vita ho ignorato il grido di aiuto di quelle creature che Anna Maria Ortese chiamava “il popolo muto”. Sono laureata in Filosofia perché ho sempre amato le domande più delle risposte e sono una scrittrice perché un solo mondo non mi è mai bastato.

Sono figlia del bosco, del mare, del fiume e della radura che mi permette una circolarità di emozioni e pensieri. Nel 2007, ho desiderato sposarmi. Sognavo però, per il mio matrimonio una cerimonia nel bosco, magari accanto a un ruscello. Immaginavo la nostra unione benedetta dagli Elementi della Natura.

Un amico mi suggerì il rito celtico e quello fu l’inizio di una nuova vita che mi ha dato la possibilità di studiare e approfondire una filosofia di vita che è di fatto un sentimento spirituale e oggi sono io stessa una bandrui, celebro matrimoni celtici seguendo gli insegnamenti dell’Obod e mi diletto nella pratica degli Ogham, oltre ad essere un’appassionata di rievocazione storica».

Monica Zunica




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