Covid, contagi e variante Omicron che galoppa in tutto il Mondo. Variante, provato scientificamente, molto debole e con sintomi tipicamente influenzali. Purtroppo la circolazione delle persone a volte provoca balzi del contagio, ma per chi ha effettuato doppia o tripla dose del vaccino questa è consentita e coloro che sono in possesso di green pass possono accedere a locali pubblici, eventi o quel che ne resta, manifestazioni e molto altro ancora.
Vanno fatte diverse considerazioni. Gli assembramenti di persone sarebbero e sono vietati sia all’esterno che all’interno. Più il numero di presenti sale e maggiore diventa il rischio del contagio. Ma se i locali possono lavorare perché non frequentarli ed andarci? Un bel rebus…Sono da condannare gli assembramenti che foto e video testimoniano della Vigilia di Natale sia presso il centro storico di Isernia che sul corso di Venafro. In queste due città in molti, compresi titolari di attività commerciali sono stati contagiati ed hanno dovuto, almeno per poco , chiudere bottega.
Il gioco vale la candela. Lavoro per recuperare quello perso in questi due anni o quasi, ma che sicurezze ho?
Chi si trova a contatto con il pubblico è sottoposto ad un rischio maggiore, dettato dal tipo di lavoro svolto, che nel più dei casi viene svolto con tutti i crismi e rispettando a pieno le regole, basti pensare solo alle molteplici sanificazioni che i titolari dei locali effettuano su superfici ed altro giornalmente.
Una via di mezzo si potrà mai trovare? Per i gestori di locali pubblici non è mai facile confrontarsi con tutti. Dinanzi si possono trovare persone coscienziose che si attengono al rispetto totale delle regole ed altri, invece, che di queste se ne infischiano.
Se nel vostro locale entrassero in contemporanea clienti senza mascherina e senza green pass pretendendo di consumare, fareste fatica a mandarli via? Beh questo ai poveri commercianti accade ogni giorno.
C’è qualcosa che nella quadra del sistema complessivo non funziona. Restano delle falle evidenti da coprire. Come ovviare a tutto ciò? Obbligo vaccinale o quarantena per i non vaccinati? Queste le soluzioni adottate da altri Paesi sulle quali non ci esprimiamo, ma una soluzione per riassaporare il termine normalità va comunque trovata. Non si puo’ vivere a stagioni, attendendo con trepidazione l’arrivo dell’estate e con terrore quello dell’inverno.
Se il Covid non ci abbandona in maniera definitiva dovrà essere nostra cura conviverci ma vivere tutte le cose belle della vita in modo ponderato e poco eccessivo.
Come fare: in primis dotarsi di santa pazienza e pensare a tutti coloro che per questo subdolo virus ci hanno rimesso la loro preziosa vita.
Veniamo a noi: operatori della stampa. Esaltazione di alcune notizie, ripetizione a raffica di fatti riguardanti il Covid e soprattutto martellamento mediatico assurdo. Informare si, ma inventare o distruggere la psiche della gente, questo no. Dal canto nostro , da sempre, da quando questa pandemia è incominciata, ci siamo prodigati a fornirvi solo notizie ufficiale, bollettini e numeri. Tante le tragedie accaduta, tanti i problemi vissuti dalle comunità, che sono stati riportati con spirito di cronaca ma senza commenti e critiche a questo o altro personaggio. Vivere rispettando le regole, scegliere se vaccinarsi o meno in assenza di obbligo. Noi siamo pro vaccino da sempre. Non travalicare le libertà altrui.
Spazio per tutti ma in maniera ordinata. Occorre resistere ancora una invernata per rivedere la luce in fondo al tunnel. Impariamo pero’ dalla prossima estate ad essere più responsabili per il bene di tutti.