"Continuano senza tregua le mobilitazioni del Movimento Internazionale per la Pace nel Matese per chiedere il “Cessate il Fuoco”. Grazie all’adesione dell’Amministrazione Comunale retta dal Sindaco Salvatore Montone e del plesso scolastico di Castello del Matese di cui referente è la prof.ssa Rossella Montone appartenente all’ Istituto Comprensivo “Piedimonte Matese 2 – Castello” retto dalla Preside Antonella Spadaccio, la Fiaccola della Pace ha fatto tappa sabato 30 aprile a Castello del Matese, un altro bellissimo borgo dei Monti del Matese noto per il Castello aragonese la cui torre spicca proprio al centro del comune montano, il primo che si incontra salendo da Piedimonte Matese.
In tema con la speciale “Perugia – Assisi” tenutasi proprio una settimana fa, “Fermatevi” è stato il titolo portante della marcia, accanto a quello della mobilitazione “Fermiamo la guerra, Accendiamo la Pace”; la locandina è stata tenuta dalla prof ssa Anna Cristina Campofreda referente delle. "Scuole di Pace", che ha partecipato all’ultima Perugia – Assisi e da una rappresentanza di alunni.
Presente anche il parroco don Antonio Rinaldi che ha benedetto l’Albero della Pace, il Presidente della Pro Loco Rocca Alta Antonio Montone Stella, don Salvatore Zappulo ex parroco della frazione di Sepicciano e la Dott.ssa Clea Campofreda. L’accensione della Fiaccola consegnata dalla Presidente del Movimento per la Pace Agnese Ginocchio all’alunno rappresentante della scuola, ha aperto il corteo, un fiume vivo di alunni dei plessi della primaria e della secondaria di 1° grado sono partiti dalla sede antistante della scuola in via Campo G Cittadino attraversando l’antico centro storico per poi giungere e terminare in piazza all’altezza del “Belvedere del Matese”, accanto alla Targa dedicata al cantore poeta “Giovanni Ermete Gaeta” detto “E. A Mario” dove accanto in una piccola aiuola è stato messo a dimora l’Albero della Pace con targa di titolazione.
Quindi sono avvenuti tutti gli interventi degli alunni, delle Istituzioni presenti a partire dal Sindaco, Salvatore Montone il quale accogliendo l’appello del Movimento per la Pace a voler ospitare la Marcia per la Pace nel proprio comune così come si sta facendo in tutto il Matese, ha manifestato la propria Solidarietà al popolo ucraino ricordando l’importanza di questi eventi e l’importanza di iniziare proprio dalle scuole, “perché seminando in loro il valore della Pace cresceranno con questo ideale”.
A seguire il saluto dell’ Assessore alla Pubblica Istruzione Giovanni Iuliano che ha fatto da tramite affinchè si potesse svolgere questa manifestazione a Castello, quindi il saluto del Presidente della Pro Loco che ha ricordato l’importanza di essere e di cercare sempre la Pace, a seguire il saluto della Presidente del Movimento per la Pace Agnese Ginocchio che ancora una volta nel ringraziare l’Amministrazione e la Scuola per l’ adesione, ha ricordato l’importanza di essere e di scegliere sempre la strada della Pace che si costruisce con l’azione della Nonviolenza. Anche qui ha mostrato la Bandiera della Nonviolenza spiegandone il significato e ha ricordato che la Pace diventa possibile lì dove aggressore e aggredito si incontrano mediante il valore della riconciliazione e del perdono. Quindi ha ricordato l’esempio di Cristo che sulla croce prima di morire perdonò i suoi uccisori.
“Le armi sono strumenti di morte. Chi si ostina nel voler portare la pace con la prepotenza delle armi va contro la Pace stessa, la strada della Pace è la Nonviolenza” , ha nuovamente replicato. A seguire è stata data parola alla prof.ssa Anna Cristina Campofreda la quale ha spiegato che ognuno deve portare avanti questo percorso: “il coraggio di costruire la Pace ogni giorno”; l’essere umano poggia i piedi sull’humus che è la terra, a significare che per costruire Pace occorre coltivare il principio della solidarietà universale, dell’umanità e dell’umiltà, “avere quindi cura e rispetto gli uni verso gli altri”.
A seguire è stata data la parola al parroco don Antonio il quale ha ricordato il valore del perdono che ci ha insegnato Cristo; essere costruttori di Pace significa prendere esempio proprio dal messaggio della Croce e di avere “cura” così come ricordava don Lorenzo Milani.
A seguire è stata data parola agli alunni i quali coordinati dalle loro bravi docenti hanno declamato pensieri sulla Pace, i bambini della primaria hanno inscenato un girotondo con al centro un bambino che declamava versi e appelli di Pace, quelli della secondaria di 1° grado hanno declamato versi e riflessioni sulla Pace da loro realizzati ( si riportano alcuni pensieri alla fine). Durante il corteo hanno portato disegni e cartelloni da loro realizzati raffiguranti i bellissimi simboli della bandiera, della colomba e del cuore con i colori della Pace.
La giornata della Pace è culminata con la benedizione dell’Albero della Pace, con targa di titolazione, il monumento simbolo della mobilitazione della Fiaccola della Pace dedicato a “tutti i caduti e alle vittime delle guerre, stragi, attentati, terrorismo, criminalità, violenze e mafie”, dai 100 anni ad oggi e in Solidarietà con il popolo ucraino, con l’accorato appello: “Cessate il Fuoco”.
Infine dopo la lettura dell’ Appello per il “Cessate il Fuoco” da parte del prof. Gino Ponsillo, vice Presidente del Movimento per la Pace, ne è seguita la sottoscrizione ( che verrà inviato al Governo) da parte di tutte le istituzioni presenti a partire dal Sindaco, docente referente di plesso Montone, docenti della scuola, parroco, Presidente Pro Loco e rappresentati dei giovani. Hanno firmato tantissimi alunni accorsi in massa per “chiedere di tutelare la loro vita e il diritto a vivere un futuro di Pace”. Un appello a cui noi adulti ed in particolare la "politica" deve prenderne atto!
Dei pensieri declamati dagli alunni ne ricordiamo alcuni: “Voglio la Pace, voglio l’ Amore, voglio un mondo a forma di cuore, su un gran bel ponte d’oro lucente, sorrisi felici di tutta la gente.
Nel cielo stellato un’ Arcobaleno, nell’aria e nel mare un mondo sereno”. “La Pace è il raccolto dell’Amore, come la guerra è il frutto dell’odio”. “Non si uccide per comandare. Non si conquista per liberare. Non si invade per difendere. I diritti non possono offendere. L’odio è nemico di tutta la terra, Chi ama la Pace non fa la guerra. Attenti a quei falsi sinonimi: Hanno ingannato fin troppi uomini”. “Abbassiamo la guerra, Alziamo la Pace”.
“Io penso che la guerra rappresenta odio, sofferenza e distruzione e a pagare le conseguenze sono sempre le persone più deboli, come bambini, anziani e malati”. “Ci sono cose da fare ogni giorno: lavarsi, studiare, giocare, preparare la tavola a mezzogiorno. Ci sono cose da fare di notte: chiudere gli occhi, dormire, avere sogni da sognare, orecchie da non sentire. Ci sono cose da non fare mai, né di giorno né di notte, né per mare né per terra: per esempio la guerra” (Promemoria di Gianni Rodari).
“Grazie Castello del Matese”. Il "Matese è Terra di Pace".