CASTEL DI SANGRO. Si è tenuto ieri 15 giugno, presso la sala consiliare del Comune di Castel di Sangro alla presenza dell'assessore Enia Acconcia, del presidente del Consiglio comunale Annarita Cimini e dell'architetto Mario Rainaldi, un incontro con alcuni universitari della facoltà di Ingegneria di Boston, per la presentazione del progetto di riqualificazione della zona F.A.S. in Castel di Sangro.
Con l'ausilio anche dell'interprete Milena Di Nenno, l'architetto Mario Rainaldi, magistralmente ha portato all'attenzione degli universitari come si è riuscito ad analizzare delle strategie per esigenze dell'amministrazione comunale per la riqualificazione dell'area interessata, e come ha risposto la cittadinanza stessa di Castel di Sangro e dell'intero comprensorio essendo la cittadina di Castel di Sangro un punto di collegamento con tutti i paesi limitrofi Non solo dell'aquilano ma anche dell'altro molisano.
Il tutto dettato dalla necessità di evitare lo spopolamento delle aree interne, perché negli ultimi anni i collegamenti tra i vari centri sono stati abbastanza carenti.
Pertanto per sopperire a tutti quei servizi carenti o addirittura inesistenti nei piccoli comuni limitrofi, si è cercato di porre in primo piano la necessità di ripristinare questi collegamenti e di conseguenza riqualificare quelle aree rimaste in disuso negli ultimi tempi. È stato anche sottolineato, per brevi cenni,
L'emergenza sanitaria in riferimento al Presidio Ospedaliero che è tutt'ora operativo, nonostante tantissime difficoltà è l'impegno incessante del comune nel rimanere ben fermi sul mantenimento dei servizi finora in essere.
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Basti pensare che durante tutta l'emergenza Covid, è riuscito ad accogliere e raccogliere tutte le esigenze non solo dei cittadini di Castel di Sangro ma anche di tutto il comprensorio alto Sangro, alto Molise e addirittura paesi della Costa Adriatica.
All'incontro sono stati invitati anche la professoressa Angela Caruso, degli studenti delle scuole presenti nella città di Castel di Sangro e gruppi di Protezione Civile presenti sul territorio:
Protezione Civile "Alto Sangro" e P.I.V.E.C. Distaccamento di Castel di Sangro.
Nel loro intervento, volontari della P.I.V.E.C. Castel di Sangro, hanno sottolineato che questo gruppo di protezione civile nato a L'Aquila, ha ben pensato di istituire delle sedi operative chiamate distaccamenti, proprio per andare incontro alle esigenze di ogni territorio, da quello montano a quello sulla costa, a quello interno a volte più disagiato proprio per i collegamenti che quelli invece più lineari nelle varie pianure.
I giovani volontari P.I.V.E.C.,
Hanno interagito con gli universitari di Boston nella stessa loro lingua, ponendo dei quesiti in merito alle necessità di riqualificare i collegamenti, per evitare appunto, che gli stessi giovani, per esigenze lavorative future, fossero costretti ad abbandonare i luoghi ed il territorio che loro Tanto amano e vivono.
È stato fatto anche un breve accenno sul mondo del volontariato, divenuto negli ultimi anni efficiente sostegno in tutte le emergenze e criticità non sono nazionali ma anche internazionali.
Cronaca
Il tutto dettato dalla necessità di evitare lo spopolamento delle aree interne, perché negli ultimi anni i collegamenti tra i vari centri sono stati abbastanza carenti.
Basti pensare che durante tutta l'emergenza Covid, è riuscito ad accogliere e raccogliere tutte le esigenze non solo dei cittadini di Castel di Sangro ma anche di tutto il comprensorio alto Sangro, alto Molise e addirittura paesi della Costa Adriatica.
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