RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA ANTONIO FEDERICO PORTAVOCE CAMERA DEI DEPUTATI M5S
“Non può esserci alcuna autonomia differenziata senza rispettare i principi di unità, solidarietà e inclusione, sanciti dalla Costituzione. Per questo, prima di definire la legge quadro in materia, devono essere adeguatamente stabiliti e finanziati i Livelli essenziali delle prestazioni, con particolare attenzione alle regioni del Mezzogiorno”.
Così il deputato del Movimento 5 Stelle, Antonio Federico, al termine del question time di oggi pomeriggio alla presenza del ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini.
“Ritengo – spiega Federico – che il primo passo debba essere fatto sui Lep, i servizi che lo Stato deve garantire in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale, perché consentono il rispetto dei diritti sociali e civili dei cittadini. Parliamo di sanità, assistenza, istruzione e trasporti pubblici. Dunque, prima bisogna raccogliere le istanze dei territori, definirne le necessità, poi potremo stabilire i contenuti della legge quadro sull’autonomia, individuando i poteri e le risorse aggiuntive da trasferire alle regioni, superando qualsiasi rimando o riferimento alla spesa storica.
Aggiungo – continua il parlamentare – che sarà fondamentale il coinvolgimento del Parlamento, perché le previsioni costituzionali dell’articolo 116 non possono essere relegate alle sole intese tra Governo e Regioni.
Per il Movimento 5 Stelle, la legge quadro sull’autonomia deve avere una priorità chiara e semplice: ridare omogeneità al Paese in termini di servizi al cittadino, quindi ridurre le distanze tra Nord e Sud, ma anche e soprattutto tra aree metropolitane e aree interne, perché garantire servizi adeguati ed efficienti è il miglior modo di combattere lo spopolamento. Su tutto questo – termina Federico – l’auspicio è che alle promesse del ministro seguano i fatti”.