Un mese ed oltre di campagna elettorale, proclami, visite, chiacchiere, incontri, comizi e quant’altro. I programmi snocciolati in tv, nei notiziari, sul web, sui social e in mille altri modi. Ognuno in cuor suo avrà scelto quale partito o gruppo votare, a quale candidato concedere la fiducia e sicuramente anche quello da bollare come flop o altro.
Ci siamo, domani 25 settembre gli italiani tornano al voto, sperando di eleggere un governo che possa durare almeno 5 anni. Ma, purtroppo, la situazione in tutto il nostro bel Paese, non è affatto rosea. Siamo allo stremo, le imprese stentano ad andare avanti ed i rincari dell’energia e del carburante stanno mettendo tutti a dura prova. Cosa fare? Agire, Agire, Agire. I rappresentanti del nuovo Governo eletto avranno una responsabilità grandissima. Dal primo minuto, anzi dal primo secondo dalla loro elezione ufficiale, dovranno immediatamente mettere mano alla questione “Italia”, altrimenti si rischia di vivere un inverno difficilissimo, non solo per il freddo intendiamoci. Una responsabilità che ricadrà su tutta la classe politica eletta perché dovrà attuare scelte veloci ma soprattutto efficaci. Gli italiani non vogliono sentire più parole, parole, parole, ma vogliono fatti e soprattutto azioni decise. Gli stipendi base non coprono più le spese vive e in molti stanno mettendo mano ai loro risparmi di una vita per andare avanti giorno dopo giorno. E chi non ne ha le possibilità? Domanda alla quale la futura classe governativa dovrà rispondere immediatamente. Questo breve editoriale è uno sprono per tutti a fare bene. Pensate al bene del popolo italiano senza se’ e senza ma. Occorre tornare a vivere con regolarità e tranquillità. Altra mannaia da risolvere è anche quella degli aumenti in gran parte “ingiustificati” in tutti i settori e di qualsiasi tipo di bene.
Appare una sorta di “speculazione” incontrollata ed incontrastata. Occorrono controlli nelle filiere produttive e di vendita perché non possono rimetterci sempre i cittadini di tasca propria. Se guadagno 1000 euro al mese e sono costretto a pagare 500 tra tasse e bollette varie, è difficile che possa concedermi una vita sociale adeguata e che soprattutto possa contribuire a far girare l’economia con tale ristrettezza.I salari degli italiani vanno adeguati e va fatta una legge che lo imponga sia agli enti pubblici che ai privati. Un tetto a 1500 euro mensili ad esempio potrebbe essere già una soluzione auspicabile per far respirare i cittadini. Ma queste sono soluzioni che deve e dovrà trovare la politica ed il nuovo governo. Buona fortuna a tutti i candidati in corsa…
Il Direttore Responsabile
Michele Visco
Articolo precedente
Serie D girone F, Eccellenza e Promozione Molise. Le gare del fine settimana in programmaArticolo successivo
Covid: bollettino aggiornato Abruzzo e Molise di sabato 24 settembre 2022