Il corso di laurea in Logopedia, attivato tre anni fa dall’Università Tor Vergata di Roma presso il Polo didattico Neuromed, ha prodotto i primi frutti: l’Ateneo romano ha conferito le prime cinque lauree. Interessanti le tesi discusse, lusinghiere le votazioni ottenute, tra cui due 110 e lode. L’Istituto di Pozzilli ha voluto dare pubblica e tangibile prova di plauso e stima alle giovani professioniste, organizzando una suggestiva cerimonia, nel corso della quale il Presidente, Giovanni de Gaetano, ha consegnato loro l’attestato di frequenza del tirocinio e un’artistica medaglia di bronzo, appositamente ideata e fusa da uno scultore molisano.Nel complimentarsi per il traguardo raggiunto, il Presidente di Neuromed ha sottolineato l’importanza della figura professionale del Logopedista “grazie alla quale è possibile creare con il logos, come gli antichi Greci definivano la parola”.“Il corso – ha detto la Direttrice didattica Antonella Gatta – ha da subito incontrato le difficoltà legate alla Pandemia, sia in termini di didattica che di tirocinio, ma non ci siamo dati per vinti. Il nostro è un canale attivato dalla facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Tor Vergata di Roma. Siamo orgogliosi del fatto che Neuromed lo abbia portato a Pozzilli. Le iscritte e gli iscritti, oltre a seguire le lezioni teoriche presso il nostro Polo didattico, praticano il tirocinio nell’ospedale dell’Irccs e in altre strutture regionali, abbracciando tutta quella che è la competenza logopedica: dalla neuropsichiatria infantile alle problematiche della vita adulta fino a quelle geriatriche nonché alle difficoltà legate al rientro dei pazienti nel territorio, senza dimenticare la prevenzione e tutte le malattie neurodegenerative. Una competenza che nasce in Molise sulla necessità del territorio in relazione poi alla risorsa che vanno a rappresentare questi professionisti della salute”.
Anno dopo anno il corso di laurea si è ampliato, vedendo quasi triplicarsi il numero degli iscritti, a conferma del grande interesse dei giovani verso la formazione in ambito medico-scientifico. Presso il Polo didattico dell’IRCCS Neuromed è attivo già da anni un altro corso di laurea della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Tor Vergata: quello per Tecnici di Neurofisiopatologia. I due corsi si sono aggiunti agli altri quattro, di “Sapienza” Università di Roma: Infermieristica, Tecniche di Laboratorio Biomedico, Fisioterapia e Tecniche di Radiologia medica per Immagini e Radioterapia, da cui ogni anno escono centinaia di laureati, la stragrande maggioranza dei quali trova subito occupazione nello stesso Molise o nelle regioni di provenienza: Campania, Lazio, Abruzzo, Puglia… E perfino le lontane Sicilia, Veneto, Lombardia. Le cinque neo-logopediste, per esempio, hanno già ricevuto numerose proposte di lavoro, che stanno valutando.
Il potenziamento del Polo didattico è un fiore all’occhiello per l’Irccs Neuromed, sia per i valori numerici, in costante crescita, sia per l’offerta formativa, sempre più variegata e di alto livello. Avere a disposizione un Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, un centro di ricerche presso la stessa cittadella degli studi (recentemente arricchitosi di un avveniristico “cadaver Lab, uno dei pochissimi in Italia) e un altro a Caserta, a pochi chilometri di distanza, Istituzioni partner sul territorio, duecento docenti, strutture logistiche di specchiata efficienza e modernamente attrezzate consente agli oltre seicento studenti di mettere bene a frutto i loro tre anni di studio a Pozzilli (o addirittura quattro anni, per la Scuola di Specializzazione post laurea Psicomed, costituita da Neuromed anni fa presso lo stesso Polo). “Si tratta – dice il coordinatore del Polo, Pasquale Passarelli – di tutto un complesso di attività formative, di cui i sei corsi di laurea rappresentano solo uno degli aspetti, ai quali si aggiungono: master universitari di primo e secondo livello, summer school, eventi nazionali e internazionali nell’ambito della Formazione Continua in Medicina, collaborazioni con Università italiane e straniere in tutti gli ambiti coerenti con la nostra mission specifica, che è quella delle neuroscienze. Uno tra tutti: il progetto relativo a Brain-Computer Interface ed etica, in corso di realizzazione con l’Università di Padova, per estendere il più possibile il campo di indagine aperto dall’ibridismo cervello-macchina”.