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Castel San Vincenzo ed il successo del progetto “Green Waters Adventure”

Pubblicato: 17-05-2023 - 771
Castel San Vincenzo ed il successo del progetto “Green Waters Adventure” Territorio

Castel San Vincenzo ed il successo del progetto “Green Waters Adventure”

Pubblicato: 17-05-2023 - 771


Cagnano Varano ha ospitato l’incontro dedicato al progetto transfrontaliero denominato” Green Waters Adventure

Cagnano Varano ha ospitato l’incontro dedicato al progetto transfrontaliero denominato” Green Waters Adventure” che vede Ente capofila il Parco Nazionale del Gargano  e partner pubblici e privati quali il Politecnico di Bari, il Ministero della Cultura della Repubblica di Albania, l’Organizzazione turistica di Ulcinj – Montenegro, il Comune molisano di Castel San Vincenzo, il Comune di Cagnano Varano, la Regione Puglia con il dipartimento Turismo, Economia della Cultura e valorizzazione territoriale, in collaborazione con Euromediterranea. Il progetto, finanziato dal Programma Interreg IPA CBC Italy- Albania – Montenegro 2014-2020, cofinanziato dall’Unione Europea e gestito dalla Regione Puglia, che partecipa insieme al Molise, è finalizzato alla promozione del turismo sportivo acquatico e d’avventura. Il fine principale del progetto stesso, è il sostegno della crescita economica dei territori per favorire la destagionalizzazione dei flussi e la contestuale cooperazione al fine intensificare la crescita e lo scambio culturale dell’intero bacino del basso adriatico. L’incontro si è tenuto in presenza presso il “ Pala Di Gennaro “nell’ambito del forum pubblico in modalità Open Space Technology. La partecipazione attiva si è rivelata assai numerosa, circa 200 i presenti, anche grazie alla partecipazione di una classe del Liceo Linguistico e delle Scienze Umane “ Maria Immacolata “ di Cagnano Varano – Istituto principale “ De Rogatis-Fiortitto “ di San Nicandro Garganico, e una dell’Istituto Comprensivo “ D’appolito” di Cagnano Varano, di Enti pubblici, operatori turistici e culturali, associazioni sportive, culturali e ricreative, operatori della nautica, dell’accoglienza, della ristorazione d’eccellenza, dei servizi di trasporto quali gli idrovolanti, semplici operatori economici, agenzia di viaggio, tour operator. La modalità Open Space Technology è una metodologia di lavoro che permette, all'interno di qualsiasi tipo di organizzazione, di creare gruppi di lavoro (workshop) e riunioni ( meeting) particolarmente ispirati e produttivi. Sperimentato negli ultimi vent'anni in differenti paesi del mondo, si tratta di una metodologia di lavoro innovativa poiché in tal modo le persone tendono a non annoiarsi e, anche grazie a un clima piacevole, in tempi relativamente brevi esse producono un documento riassuntivo di tutte le proposte/progetti elaborati dal gruppo,il report istantaneo, documento che oltre alla sua utilità pratica diviene testimonianza di un lavoro fatto e garante degli impegni presi. Owen, il pioniere, ha notato nel corso della sua esperienza di organizzatore di conferenze come le persone si confrontino con molto più entusiasmo durante le pause caffè che non nelle fasi di lavoro. È giunto quindi a considerare l'ipotesi di strutturare un'intera conferenza in modo che i partecipanti si sentano liberi di proporre gli argomenti e di discuterli solo se interessati ad essi.

Le fasi dell’incontro sono tre. Nella prima parte si discute in maniera informale, cominciando a conoscere i vari punti di vista; nella seconda parte si discute approfonditamente del tema in questione; nella terza parte si prendono le decisioni. Il lavoro si basa su quattro "principi" ed una sola "legge".




  1. Chiunque venga è la persona giusta;

  2. Qualsiasi cosa accada è l'unica che poteva accadere;

  3. Quando comincia è il momento giusto;

  4. Quando è finita è finita;



Il luogo ideale dove svolgere una conferenza Open Space Technology deve essere dotato di una stanza abbastanza grande da poter ospitare tutti i partecipanti seduti in circolo ed altre stanze più piccole, facilmente raggiungibili, per i gruppi che si formeranno nelle fasi di lavoro. Lo spazio non deve essere particolarmente strutturato, è importante invece che sia confortevole. Elementi fisici, come tavoli e scrivanie, non servono in quanto occupano spazio ed intralciano i movimenti delle persone. Per tale motivazione si è scelti il Palazzetto dello sport di Cagnano Varano.Nella stanza centrale deve esserci una parete dove poter sistemare i cartelloni prodotti dal gruppo, che devono essere ben visibili e facilmente accessibili. Una parte della stanza ospita la zona computer e fotocopiatrice, adibita alla redazione dell’instant report, mentre un'altra sarà la zona dedicata alla pausa caffè e degustazione.È importante che i partecipanti siano seduti in circolo su delle sedie e che le sedie si possano spostare con facilità; il centro del circolo deve essere vuoto, così che tutti si possano guardare negli occhi e sentire alla pari degli altri. In questo modo, già dal principio si viene a creare una sensazione di uguaglianza e partecipazione. A facilitare il compito della programmazione e dell’incontro un facilitatore che nel caso specifico è stato assegnato a Emmanuele Daluisio, Economista, esperto di politiche e finanziamenti europei, progetti sviluppo territoriali, valutazione politiche pubbliche, marketing. La moderazione è stata assunta da Maurizio Varriano, coordinatore dei Borghi d’Eccellenza Italiani, la spiegazione del progetto al coordinatore Costanzo Cascavilla. Interventi pragmatici ed esaustivi quelli del presidente del Parco Nazionale del Gargano, Pasquale Pazienza, dell’Assessore al Turismo della città Garganica, Michele Coccia, del Sindaco di Lesina, Primiano L. Di Mauro, dell’Assessore all’ambiente del Comune di Ischitella, la biologa marina Lucrezia Cilenti. Importante apporto da parte della Rete di imprese “ Oltre”. La partecipazione attiva ha manifestato interesse e condizioni di dialogo dal colore dell’amplificazione cooperativa. Proposte, idee, suggerimenti sono arrivate dai partecipanti, sia adulti che ragazzi, che hanno a cuore il loro territorio, il Gargano e le finalità del progetto transfrontaliero. La presenza dei rappresentanti della Repubblica Lituana, dei partner Montenegrini e Albanesi, ha coronato l’incontro con la redazione di un report che vedrà riscontro nel prossimo incontro che a breve troverà di nuovo i partner a confrontarsi in quel di Ischitella, presumibilmente il 22 c.m. Il vero life motive dell’incontro è stata la programmazione condivisa che vede al centro l’uomo che, da padrone della vita, rende opportune condizioni di saggia cooperazione a salvaguardia dell’integrità paesaggistica, attraverso narrazioni, opere scritte, orali, relazioni, che fanno di egli il vero motore per una rinascita dei territori. Identità non vuol dire campanile, ma certezza di un domani sempre più connesso con il Mondo circostante, sempre più voglioso di aggregante concetto di nuova fase culturale. Oggi si è scritta una pagina importante che segna un percorso difficile ma decisamente coerente e pieno di opportunità per pensare che la “restanza” possa diventare “ ritornanza”. L’acqua come tema diventa fondamentale per farne una questione di vita. Considerarla madre di ogni spunto non fa che perorare ed avvallare la tesi che essa, se utilizzata al meglio, può far felici e con la felicità riconsiderare la negatività, non come ostacolo, ma sprono per il superamento delle diversità e delle subalternità.


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