Saranno tre giorni di solennità dal 2 al 4 Giugno la festa di San Liberato, festa più sentita e importante a Roccamandolfi. Durante la settimana moltissimi pellegrini verranno da tutto il Molise, ma anche dal vicino casertano a visitare le spoglie del Martire giunto da Roma e custodito nel Santuario da quasi 300 anni. Fu la contessa Anna Pignatelli che chiese al Papa Pio vl le reliquie di un Santo da collocare nel Santuario di San Giacomo Maggiore perché venisse venerato come protettore, e questo episodio segnò un po’ la storia religiosa del Paese nel 1780.Dopo aver attraversato molti centri e aver attraversato il Matese in processione, la comunità di Roccamandolfi si preparò ad accogliere il corteo con una fiaccolata fino a giungere in località “Macchialata”.Una croce ricorda il luogo dove avvenne l’incontro, e la sua venuta fu accolta con trionfo in Paese. Già nei primi anni si ottengono miracoli, e sensazionali guarigioni. L’elenco delle Grazie attribuite al Santo è veramente sensazionale. Nel 1933 giornalisti di tutta Italia descrivono i prodigi avvenuti: l’apertura di una palpebra, lo spostamento della mano destra , miracoli di ogni genere. Le notizie meritarono addirittura le prime pagine della cronaca nazionale, il Paese fu letteralmente invaso dai pellegrini giunti a piedi e con ogni mezzo creando un vero e proprio ingorgo pedonale. In questi tre giorni è suggestivo l’arrivo a piedi delle compagnie di Prata Sannita e Pietravairano, che spinti da una fortissima fede attraversano il Matese di notte fino a ritrovarsi in località “Tre Croci”, dove c’è ad attenderli il gruppo “Gli Amici Di San Liberato”, ed il parroco che dà la benedizione. Scesi in Paese i pellegrini entrano in ginocchio in Chiesa offrendo al Martire molte preghiere e canti come” Salve Salve O Pio Guerriero”, e portano anche qualche dono come profonda gratitudine per le numerose Grazie ottenute ancora oggi per la sua intercessione. “Nonostante dieci ore di cammino e dopo aver attraversato sette montagne non sentiamo la fatica perché noi San Liberato lo pensiamo sempre , è il nostro sostegno spirituale, e quando arriviamo siamo contenti perché giungendo in questo Santuario siamo arrivati alla meta e portiamo nel cuore tante preghiere, lo onoriamo sempre con devozione ed affetto, e quando torniamo a casa ci sentiamo rinnovati nello spirito, ma è anche un’occasione per mantenere la speciale amicizia che lega le nostre comunità nel patto di fratellanza in occasione del gemellaggio insieme con i sindaci nel 2006”.Le offerte per la festa continuano a pervenire da ogni angolo del mondo, dagli emigrati che portano ancora nel cuore il Paese, le sue tradizioni, San Liberato, e dalle otto di mattina si susseguono senza sosta messe in onore del Santo. Non mancherà la banda di Roccamandolfi - Sant’Agapito, nata nel 1996, che darà prova della sua bravura composta da 25 elementi conosciuti e apprezzati anche fuori il Molise che suonerà da inizio Paese e per le vie principali interessate dal passaggio della processione quando porteranno il Santo a benedire ogni angolo del Paese, e la fiera mercato dove sarà possibile assaggiare prodotti tipici del posto, e saranno cucinate le lumache che dai visitatori possono essere gustate nei posto di ristoro, per info 0865/816133. A seguire in serata i fuochi pirotecnici che concluderanno i festeggiamenti.