“Potrei anche morire da un momento all'altro, ma morirò sereno pensando che resteranno giovani come voi a difendere le idee in cui credono: ecco, in quel caso non sarò morto invano”. “Vogliamo ricordare con queste parole il magistrato Paolo Borsellino nel 31° anniversario della strage di via D’Amelio – scrivono, in una nota, i parlamentari molisani di Fratelli d’Italia, il Senatore Costanzo Della Porta e l’Onorevole Elisabetta Lancellotta – Il magistrato Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta: Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Train ed Emanuela Loi, prima donna a far parte di una scorta e prima donna della Polizia di Stato a cadere in servizio, furono le vittime dell’attacco cruento della Mafia, l’organizzazione criminale che il pool di magistrati palermitani stava combattendo senza paura. Sembrava una giornata come tante. Il magistrato Paolo Borsellino si stava recando dall’amata mamma per la visita domenicale dopo una giornata di mare insieme alla famiglia”.
“Ma quel 19 luglio 1992 non sarà una giornata come tante e un boato che ancora riecheggia forte – proseguono Della Porta e Lancellotta (la deputata questa sera a Palermo per prender parte alla fiaccolata, ndr) – Al magistrato Borsellino e agli agenti della scorta va il nostro ricordo e l’impegno istituzionale affinché si mettano in campo tutte le azioni possibili per la ricostruzione della verità storica di quella drammatica domenica”.In tema giustizia, “il concorso esterno per i reati di mafia è intoccabile, mentre la norma di interpretazione autentica annunciata dalla premier Giorgia Meloni alla luce di una sentenza della Cassazione sui reati ‘non associativi’ mette fine ad una interpretazione pericolosa, perché è necessario non escludere tutti i reati aggravati dalle modalità mafiose o finalizzati ad agevolare le associazioni mafiose”, sostengono il senatore Della Porta e la deputata Lancellotta, che venerdì 21 luglio parteciperanno, a Palermo, al convegno organizzato dai Gruppi Fratelli d’Italia del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, in collaborazione con l’Ufficio Studi, dal tema ‘Parlate di Mafia – Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene”.
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