L’international Council of Museums (ICOM) definisce I Musei “un’istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo. Sono aperti al pubblico e compiono ricerche che riguardano le testimonianze materiali e immateriali dell’umanità e del suo ambiente, le acquisiscono, le conservano, le comunicano e, soprattutto, le espongono a fini di studio, educazione e diletto”. In perfetta adesione a questa definizione dell’organizzazione museale nasce il progetto TerraCielo, nel territorio di Macchia d’Isernia, un paese in provincia di Isernia, con l’obiettivo di valorizzare e scoprire luoghi dimenticati o poco conosciuti attraverso l’arte contemporanea. Nello specifico si interviene su un’area naturalistica con una prima installazione de “il Terzo Paradiso”, il simbolo dell’opera ispirato a Michelangelo Pistoletto. In esso è la sintesi della ricerca finalizzata alla creazione di un equilibrio “trinamico” tra opposti. Laddove il primo paradiso è quello naturale e il secondo paradiso quello virtuale ed artificiale creato dall’uomo. Il Terzo Paradiso, nelle intenzioni dell’artista, è la fusione tra il Paradiso in cui la vita sulla Terra è totalmente regolata dalla natura e un secondo Paradiso, quello creato dall’uomo e basato su bisogni, prodotti, piaceri e comodità artificiali. Il Terzo Paradiso è quindi sintesi tra questi due mondi, e rappresenta la possibilità di restituire vita alla Terra attraverso quegli strumenti - come la scienza, la tecnologia, l’arte e la cultura - che caratterizzano la nostra vita interiore. Con questo intento, l’opera raffigura sé stessa attraverso l’utilizzo del simbolo dell’infinito, a cui è aggiunta una parte centrale. È un simbolo di speranza per un futuro in cui uomo e natura possano coesistere in armonia. Il Museo, seguendo quest’ottica di rappresentazioni, ospiterà non opere d’arte tradizionali ma opere interattive che si trasformano insieme all’ambiente, poiché, la cura di quest’ultimo è il nostro futuro. È l’ambiente che detta l’opera d’arte e grazie a questa iniziativa potranno essere scoperti o riscoperti anche altri luoghi incantevoli e paradisiaci del Molise. Un progetto che sintetizza nell’immaginario collettivo temi e miti che l’arte ha sempre rappresentato. Sopravvivenza, ritorno, partenza, naufragio, nostalgia e approdo costituiscono gli aspetti interiori di un parco vagheggiato in molteplici forme. Così l’arte di Pistoletto viene replicata nella municipalità di Macchia d’Isernia coinvolgendo la collettività e rendendola creativamente partecipe di un sogno concreto, quello di incidere non sulla quantità, cui è legato il semplice concetto di sopravvivenza, ma sulla qualità, mediante un lavoro collettivo che agisca sulle forme degli oggetti di uso quotidiano.
Questa profonda connessione con l’arte si riflette nel fenomeno dei musei diffusi, in cui l’arte si libera dai confini tradizionali e si fonde con il tessuto stesso del paese. È un invito a sperimentare un legame profondo con la nostra eredità culturale e a creare ricordi indelebili di bellezza e ispirazione lungo il nostro cammino. Sulla scia dell’innovazione artistica di uno dei più grandi Maestri dell’arte Povera, TerraCielo dovrà diventare una fabbrica di idee in sincronia con tutte le realtà del territorio che si occupano di cultura dell’arte. L’arte così smette la sua eterna veste platonica per assumere una identità fattiva e a contatto con le cose.TerraCielo è un Museo diffuso, che realizza il sogno di un’arte per tutti. Siamo di fronte a percorsi artistici diffusi che creano un legame diretto tra arte e territorio, stimolando la curiosità e la scoperta di luoghi meno noti. Ogni strada, ogni paesaggio diventa un’opportunità per incontrare l’arte e sperimentare una connessione profonda con la cultura Italiana. E proprio per la peculiarità della loro realizzazione, i musei diffusi all’aperto offrono una serie di vantaggi unici rispetto ai musei tradizionali: Accessibilità: Le opere d’arte sono integrate nell’ambiente pubblico e possono essere visitate liberamente da residenti e visitatori, contribuendo a rendere l’arte più inclusiva e facilmente fruibile.Esperienza immersiva: la presenza di opere d’arte all’aperto permette ai visitatori di immergersi completamente nell’esperienza artistica. Camminare attraverso un percorso artistico diffuso significa vivere l’arte in relazione diretta con l’ambiente circostante.Interazione con l’ambiente: le opere d’arte all’aperto sono spesso progettate per interagire con l’ambiente circostante. Questa connessione tra l’arte e il paesaggio crea un dialogo dinamico e stimolante, arricchendo sia l’esperienza artistica che l’ambiente stesso. Creatività e sperimentazione: i musei diffusi all’aperto offrono maggior spazio per la sperimentazione e l’innovazione artistica. Gli artisti sono spesso incoraggiati a creare le opere considerando le caratteristiche uniche di un luogo e coinvolgendo il pubblico in un modo inaspettato. Ma il vero concept di questo progetto è il coinvolgimento della comunità: l’arte diffusa all’aperto può diventare un punto di riferimento per la comunità locale, creando un senso di orgoglio e appartenenza e promuovendo un senso di comunità e una maggiore partecipazione culturale.
Carmen D’Antonino