Sanità

La Dieta Mediterranea è associata ad un minor rischio di mortalità nelle persone con diagnosi di tumore

Pubblicato: 03-07-2024 - 163
La Dieta Mediterranea è associata ad un minor rischio di mortalità nelle persone con diagnosi di tumore Sanità

La Dieta Mediterranea è associata ad un minor rischio di mortalità nelle persone con diagnosi di tumore

Pubblicato: 03-07-2024 - 163


La nota stampa - IRCCS Neuromed

POZZILLI. La Dieta Mediterranea si rivela un ottimo alleato per la salute anche dopo una diagnosi di tumore. È il risultato di uno studio realizzato nell’ambito del Progetto UMBERTO, condotto dalla Piattaforma Congiunta Fondazione Umberto Veronesi ETS - Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS), in collaborazione con l'Università LUM "Giuseppe Degennaro" di Casamassima (BA).La ricerca ha mostrato chele personeche avevano ricevuto una diagnosi per qualsiasi tipo di tumore e che avevano aderito, nell’anno precedente il loro ingresso nello studio, ad uno stile alimentare ispirato ai principi mediterranei vivono più a lungo rispetto a chi aderisce meno alla Dieta Mediterranea. Pubblicata sulla prestigiosa rivista americana JACC CardioOncology, la ricercaha analizzato i dati di 800adulti italiani, uomini e donne,che al momento dell’ingresso nellostudio epidemiologico Moli-sani avevanogià avuto una diagnosi di tumore. I partecipanti sono stati seguiti per oltre 13 anni e per tutti loroerano disponibili dettagliate informazioni sui consumi alimentari.




“Il ruolo protettivo della Dieta Mediterranea nella prevenzione primaria di alcuni tumori è ben noto in letteratura – dice Marialaura Bonaccio, primo autore dello studio e Co-Principal Investigator della Piattaforma congiunta Fondazione Umberto Veronesi ETS- I.R.C.C.S. Neuromed pressoil Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell’IRCCS Neuromed–Tuttavia, si sa ancora poco sui potenziali benefici che questo modello alimentare può avere per chi invece ha già avuto una diagnosi di tumore". Considerando che il numero di pazienti che sopravvive a lungo al cancro è destinato ad aumentare nel tempo, grazie a terapie sempre più mirate ed efficaci, è cruciale capire se e quanto lo stile di vita a tavola può prolungare la loro sopravvivenza. Ecco perché i ricercatori hanno voluto indagareil ruolo della Dieta Mediterranea in relazione al rischio di mortalità nelle persone che avevano già una storia di tumore al momento di ingresso nello studio Moli-sani, una delle coorti di popolazione più grandi d’Europa.




“I risultati della nostraricerca -  continua Bonaccio -indicano che le persone che avevano avuto precedentemente un tumore eriferivano,in base ad un questionario sulle abitudini alimentari, che nell’anno precedente il loro ingresso nello studio Moli-sani avevano seguito uno stile alimentare mediterraneo avevano, negli anni successivi, un rischio di mortalità più basso del 32% rispetto a chi invece non aveva seguito la Dieta Mediterranea. Il beneficio era particolarmente evidente perla mortalità cardiovascolare, ridotta del 60%.



“Sono dati che confermanoun’ipotesi interessante-sottolineaMaria Benedetta Donati, Principal Investigator della Piattaforma congiunta- e cioè che malattie croniche apparentemente molto diverse, come i tumori e le patologie cardiovascolari, condividano in realtà stessi meccanismi molecolari. È quello che in letteratura è noto come‘common soil’, un terreno comune da cui si originano queste diverse patologie”.



“La Dieta Mediterranea – spiega Chiara Tonelli,Presidente del Comitato Scientifico di Fondazione Umberto VeronesiETS - è composta principalmente da alimenti che sono fonti naturalidi sostanze antiossidanti, come frutta, verdura e olio di oliva, che potrebbero spiegare il vantaggio riscontrato nei confronti della mortalità tumorale e cardiovascolare, che sappiamo essere ridotta da diete particolarmente ricche di questi composti bioattivi. Il Progetto UMBERTO è quindi orientato ad approfondire la conoscenza dei meccanismi in gioco, al fine di chiarire i benefici di questo modello alimentare anche per gruppi di popolazione più vulnerabili, come appunto le persone che hanno già avutoun tumore”.



Il progetto UMBERTO



Il Progetto UMBERTO (Verso Una rinnovata epideMiologia nutrizionale e Biologica pEr la salvaguaRdia della saluTe e la prevenziOne dei tumori) nasce dal sodalizio scientifico tra la Fondazione Umberto Veronesi ETS e l’IRCCS Neuromed di Pozzilli e ha l’obiettivo di studiare più approfonditamente il rapporto tra alimentazione e tumori, con un focus particolare sulla Dieta Mediterranea.



 



 



Lo studio Moli-sani



Partito nel marzo 2005, ha coinvolto circa 25.000 cittadini, residenti in Molise, per conoscere i fattori ambientali e genetici alla base delle malattie cardiovascolari e dei tumori. Lo studio Moli-sani, oggi basato presso l’IRCCS Neuromed, ha trasformato un’intera Regione italiana in un grande laboratorio scientifico.



 



L’IRCCS Neuromed



L’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) Neuromed di Pozzilli (IS) rappresenta un punto di riferimento a livello italiano ed internazionale per la ricerca e la terapia nel campo delle malattie che colpiscono il sistema nervoso e quello vascolare. Un centro in cui i medici, i ricercatori, il personale e gli stessi pazienti formano un’alleanza rivolta a garantire il miglior livello di assistenza possibile e cure all’avanguardia, guidate dagli sviluppi scientifici più avanzati.







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