Il taglio di alcune corse dei treni per Roma e per Caserta sta generando disagi e malcontento tra le associazioni. Il riverbero di questa decisione si sta ripercuotendo oltre che sui pendolari, lavoratori e studenti, anche sui tanti volontari che dal Molise si spostano verso Lazio e Campania, in particolare verso la Capitale, per motivi legati alle loro attività non profit. In queste ore i referenti di tante organizzazioni si sono rivolti al CSV Molise per manifestare il loro dissenso verso la riduzione entrata in vigore il 1° luglio scorso e soprattutto per testimoniare quanto questa stia generando diverse criticità. Il presidente del Centro di servizio per il volontariato Gian Franco Massaro ha inteso accogliere la richiesta dei volontari e rivolgere un appello al presidente della Regione Molise Francesco Roberti, perché metta in campo ogni possibilità per fare in modo che si torni indietro rispetto a questa scelta e che anzi si incrementino collegamenti e infrastrutture di un territorio che sconta già un importante spopolamento e che non può rischiare di vedere aumentare progressivamente anche il proprio isolamento.
Le sue dichiarazioni: «Da giorni vengo sommerso di chiamate da parte di tantissimi operatori del non profit che usano spostarsi in treno e che, non potendo contare su grandi risorse, grazie alla mobilità ferroviaria riescono a promuovere le loro iniziative su tutto il territorio - le parole del presidente Massaro - . Ho inteso quindi farmi portavoce delle loro istanze e rivolgermi direttamente al Governatore Roberti che ha sempre mostrato la sua sensibilità verso il comparto del Terzo Settore. Ma il mio non è un invito che riguarda solamente i volontari, in quanto è palpabile la difficoltà che stanno avendo moltissimi pendolari a causa della riduzione delle corse dei treni, soprattutto quelli diretti nella Capitale. La voce dei cittadini rappresenta un riferimento di non poco conto per le istituzioni e l’auspicio è che queste richieste possano essere da monito per la classe dirigente così da rideterminare la scelta attuata in una prima fase».