Riflessioni sul Festival Internazionale della Zampogna di Scapoli Dopo qualche giorno di necessario riposo dopo la "maratona" del Festival Internazionale della Zampogna, sento il bisogno di condividere i ringraziamenti e qualche riflessione sullo stato attuale e sul futuro della manifestazione.
"Maratona" mi piace chiamarla così perchè il lavoro che c'è dietro l'organizzazione di un evento del genere prevede un impegno che parte da lontano, che procede ad andatura lenta ma regolare per poi accelerare in prossimità del traguardo finale, diventando frenetica nei giorni della manifestazione. Quest'anno, grazie anche al grande impegno e alla disponibilità della Regione Molise, nella persona dell'Assessore alla Cultura Salvatore Micone, e della Fondazione Molise Cultura, le risorse economiche necessarie ci sono state assicurate nei tempi giusti permettendoci così di organizzare con più serenità sia il cartellone artistico che tutti gli altri aspetti dell'evento. A queste risorse si sono aggiunte anche quelle preziose del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, il cui supporto e vicinanza negli ultimi anni si fa sempre più concreto.
Questa edizione, poi, è stata quella della conferma del patrocinio del Ministero della Cultura, cosa che dopo l'exploit dell'anno scorso, non era affatto scontata e che ci dà conferma che il livello e l'importanza culturale della manifestazione sono ormai molto apprezzati anche a livello nazionale. Un ringraziamento per questo va all'On. Elisabetta Lancellotta che continua a supportarci nella nostra ambizione di rendere il Festival della Zampogna sempre più un riferimento della cultura tradizionale. Un ringraziamento doveroso ai numerosi sponsor che, dopo l'esperimento dell'anno scorso, anche quest'anno, oltretutto anche in maniera più convinta, ci hanno dato credito e hanno creduto nella popolarità del nostro evento. Un ringraziamento ai Maestri Artigiani della Zampogna, ai suonatori scapolesi, a tutti gli altri amici Artigiani che ci hanno onorato della loro presenza, ai tanti artisti professionisti e amatoriali, che hanno animato il Festival durante i concerti, durante le conferenze e per le strade del paese, rendendo l'atmosfera ormai sempre più unica nel panorama delle manifestazioni culturali regionali e, direi, anche nazionali.
Inoltre, la grande novità che tengo a sottolineare: dopo la collaborazione e le interlocuzioni già avviate nelle ultime edizioni, questa è stata la manifestazione che ha visto una stretta collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica "L. Perosi" di Campobasso con la presenza a Scapoli del suo più alto rappresentante, la Presidente dott.ssa D'Addona e il concerto degli Allievi del Dipartimento di Musiche Tradizionali. Questa è la collaborazione che più di tutte bisogna continuare a coltivare e ad alimentare se vogliamo far crescere ancora il Festival e valorizzare nella maniera che merita lo strumento della Zampogna. La disponibilità di massima offerta dalla Presidente D'Addona a valutare insieme le prossime attività congiunte da programmare è un primo successo importante e rappresenta la base per il vero salto di qualità che finora è mancato e per giungere alla consacrazione definitiva della Zampogna e di tutto ciò che rappresenta. Oltre all'ottima riuscita della manifestazione nel suo complesso, basterebbe soltanto quest'ultimo successo per definirla una "edizione storica". La strada ormai è tracciata, sta adesso all'Amministrazione comunale, alle Associazioni del territorio, ai Maestri Artigiani, ai suonatori e agli scapolesi percorrerla tutti insieme per poter assicurare un nuovo e affascinante futuro alla nostra Zampogna.
Scapoli 31 lug. 24 Stefano Izzi, Consigliere delegato alla Cultura e al Turismo del Comune di Scapoli