CAMPOBASSO. È clima rovente alla vigilia di Campobasso - Spal, tanti elogi del mister Dossena a Braglia ma anche una stoccata sul modo di pensare riguardo alla programmazione delle partite.
Braglia non è molto d'accordo di giocare in questo orario. Cosa ne pensa del fatto che si giochi alle 12.30?
“Io giocherei tutti i giorni, tre volte alla settimana. Sono sulla stessa linea di pensiero di Gasperini. L’orario non condiziona nulla”.
Mister, si riparte dal secondo tempo di Rimini dove la Spal è andata in affanno: su cosa avete lavorato?
“Io sono uno che va sempre giù pesante con i ragazzi. Abbiamo analizzato gli errori e guardato quello che potremmo fare a Campobasso, per quattro giorni. Abbiamo cercato di sviscerare ogni singolo elemento che possa essere positivo per noi. Siamo i primi a farci autocritica, però se ogni giorno si sottolineano solo gli errori la testa diventa pesante. Nei primi 60 minuti il Rimini non ha mai calciato in porta; nell’ultima mezz’ora non siamo stati organizzati e non abbiamo avuto delle belle letture. Durante la settimana ho visto alcune cose molto buone”.
Il secondo tempo è spesso il tallone d’Achille di questa squadra: è una questione più fisica o più mentale?
“Dipende. Buchel ha avuto un crollo fisico, intorno al 65’. Dopo, quando gli avversari sono sempre nella tua area, la paura arriva nella testa. Bisogna entrare in campo con la convinzione di essere forti, poi sul campo si può anche perdere. Sicuramente se parti mentalmente debole, ti porti la sconfitta in casa”.
Le ha dato fastidio che si sia parlato più di Spal brutta rispetto ai tre punti conquistati in trasferta?
“No, non mi dà fastidio, anzi questo ci permette di crescere. E’ vero che non siamo nella parte di classifica ottimale e non siamo stati sempre perfetti, però se andiamo sempre e solo a vedere i difetti è la cosa sbagliata. Serve il bastone, ma poi i ragazzi devono anche respirare”.
A Campobasso quale atteggiamento ci dobbiamo attendere dalla Spal?
“Andiamo ad affrontare un mister di grandissima esperienza e la sua carriera parla per lui. La squadra fa delle ‘ri-aggressioni’ la propria arma migliore e cerca di venire subito a sradicarti il pallone. La loro punta è di struttura ma è molto veloce. Dietro sono strutturati. Il loro mister spesso mette qualche uomo in più in fase difensiva: forse ci lasceranno il pallino del gioco, ma sono micidiali nel contropiede”.
A livello tattico lei cambierà qualcosa?
“Mancherà Buchel perché è via con la Nazionale. Abbiamo provato due situazioni, anche in base a come potrebbe giocare il Campobasso”.
In difesa c’è il ballottaggio tra Sottini e Bassoli: ha già deciso?
“Penso di prendermi ancora la rifinitura di sabato per capire, sono indeciso. L’esperienza di Bassoli fa guidare un po’ meglio la difesa, a livello di condizione atletica Sottini ha qualcosa in più. Devo capire bene, anche in base alle punte avversarie”.
Ci sono altri ‘acciaccati’?
“Bidaoui ha avuto una mezza influenza a metà settimana, ma è completamente ristabilito. Anche gli altri sono tutti abili. El Kaddouri potrebbe essere convocato per la sfida contro il Pescara, ma al momento non sarebbe comunque pronto per scendere in campo. Poi vediamo se è possibile accelerare i tempi. Da Arezzo sarà pienamente disponibile”.