”Sono numerose le segnalazioni che mi giungono riguardo i disagi lungo la Strada Statale 650, conosciuta come 'Trignina', in seguito ai lavori di messa in sicurezza della galleria 'Serre', situata alle porte di Isernia. La Trignina è l'arteria più importante della provincia, nonché anello di congiunzione tra l'Adriatico e il Tirreno.Tuttavia, da oltre un mese, precisamente dal 10 settembre scorso, chi vi transita (camionisti, pendolari, studenti e lavoratori) deve affrontare lunghe attese dovute ai semafori posti all’ingresso della galleria. Questo disservizio colpisce in particolar modo i mezzi di soccorso, come ambulanze del 118 e Vigili del Fuoco, poiché non esiste attualmente un protocollo che consenta loro di bypassare la coda ai semafori.Una situazione che rischia di mettere in pericolo la salute di chiunque necessiti di interventi rapidi, come nel caso di persone colpite da patologie tempo-dipendenti. Si pensi, ad esempio, a un paziente colpito da infarto a Capracotta. La prospettiva di ulteriori ritardi durante i mesi invernali, con neve e ghiaccio, rende la situazione ancora più grave, soprattutto considerato che la fine dei lavori è prevista per febbraio 2025.
Questo stato di cose è inaccettabile, e sorprende l'assenza di una presa di posizione netta da parte delle istituzioni competenti, primo tra tutti il Presidente della Provincia. Lui insieme ai sindaci ha il dovere morale e civico di sollecitare Anas per interventi rapidi, garantendo che i lavori vengano eseguiti anche durante la notte e nei giorni festivi, come accade in altre parti d’Italia.Attualmente, infatti, le opere si svolgono solo durante le ore diurne, aumentando il rischio che i tempi di consegna dei lavori si prolunghino oltre il termine stabilito.Davanti a questa situazione, e al silenzio istituzionale che la accompagna, annuncio che scriverò al nuovo Prefetto di Isernia, ai vertici di Anas e al Presidente della Provincia di Isernia, oltre a portare il tema in Consiglio Regionale. Inoltre chiederò spiegazioni all’Assessore regionale alle Infrastrutture, considerato che pare essere stato escluso dalla gestione dei Fondi per lo Sviluppo e la Coesione, affidati invece alle Province per interventi sulla viabilità.Invito infine i cittadini a continuare a far sentire la propria voce. Non possiamo accettare che un’intera provincia venga tagliata in due per mesi. La sicurezza e la qualità della vita non possono passare in secondo piano".