Cronaca

“Pizzone II” - Impianto di generazione e pompaggio - Valutazione impatto ambientale, osservazioni e trasmissione parere contrario del Cai Molise

Pubblicato: 22-10-2024 - 461
“Pizzone II” - Impianto di generazione e pompaggio - Valutazione impatto ambientale, osservazioni e trasmissione parere contrario del Cai Molise Cronaca

“Pizzone II” - Impianto di generazione e pompaggio - Valutazione impatto ambientale, osservazioni e trasmissione parere contrario del Cai Molise

Pubblicato: 22-10-2024 - 461


La nota dell'associazione molisana

Il 17 ottobre, nei termini di legge e secondo procedura ministeriale, il Gruppo Regionale Molise del Club alpino Italiano - interessato territorialmente e burocraticamente al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (PNALM) - ha inviato le osservazioni critiche sul Progetto Enel “Pizzone II” al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE). Il progetto è stato monitorato sin dall’inizio dal Gruppo Regionale Molise, che ha scelto - dopo l’immediato ritiro da parte di Enel del progetto originario - una posizione attendista, esprimendosi, di concerto con i Gruppi Regionali Abruzzo e Lazio, pure interessati al PNALM, sul progetto definitivo presentato un mese fa.Per sintetizzare, di seguito solo la parte finale delle osservazioni inviate al MASE. Il Cai e il Progetto Centrale Enel “Pizzone II” Il progetto del pompaggio delle acque del lago di Castel San Vincenzo denominato “Pizzone II” con la costruzione pluriennale di gallerie, opera di certo interrata ma con operazioni legate allo scavo che si svolgeranno in superficie, suscita molte preoccupazioni in relazione alle conseguenze sull’ambiente, specialmente sulla sopravvivenza dell’orso marsicano.



In particolare, tali preoccupazioni riguardano i seguenti impatti ambientali:



- alterazione del regime idrico dovuto al rischio d’intercettare acquiferi importanti



modificando la portata delle sorgenti;



- minaccia alle specie protette terrestri, anfibie e volatili, quali: orso, lupo, lontra,



tritone crestato, balia dal collare, picchio d’orsobianco;



- distruzione e frammentazione degli habitat;



- creazione di barriere per le specie mobili;



- alterazione della routine acustica e luminosa;



- decremento della qualità delle acque;



- interruzione di corridoi ecologici.



A proposito di questi ultimi, il progetto arrecherebbe anche un danno accessorio al nascituro Parco Nazionale del Matese, che presenta tutte le caratteristiche per assecondare il bisogno di mobilità dell’orso.Il Matese, infatti, rientrando nell’home range dell’orso marsicano ed essendo contiguo o troppo distante dalle Mainarde è candidabile a un’eco connessione col PNALM tramite stepping stones e corridoi ecologici.Anche volendo ignorare gli aspetti giuridici del caso - riguardanti una deroga ingiustificata ai termini di presentazione del progetto ridimensionato, la mancanza di dati specifici sui potenziali impatti ambientali e le valutazioni comparative insufficienti - le argomentazioni che precedono inducono il Club alpino italiano, tramite i suoi Gruppi Regionali interessati, ad esprimere contrarietà all’implementazione del progetto “Pizzone II”.



Club alpino italiano



Gruppo Regionale Molise



Il presidente Claudio Struzzolino





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