Ci dispiace dover intervenire ancora sullo stato attuale del Palapedemontana e sulla mancata nostra iscrizione alla serie B, conquistata sul campo, ma dopo quanto siamo venuti a conoscenza è a dir poco doveroso. Ebbene, al fine di evitare deferimenti, ulteriori multe per la mancata iscrizione in virtù del ns adempimento, anche economico per l’iscrizione, abbiamo dovuto presentare relazione dettagliata in merito. Ebbene, tutto ciò è scaturito a seguito di una missiva a firma del Sindaco Ricci indirizzata alla
Divisione calcio a 5 e datata 02 09 2024 (quindi ben oltre i termini per l’iscrizione e le relative omologazioni dei campi) del cui contenuto siamo venuti a conoscenza solo pochi giorni fa, nella quale dichiarava che la struttura era stata interessata (quindi alludendo al fatto che i lavori fossero ultimati) da importanti lavori di ristrutturazione ed altri in itinere che non avrebbero però inficiato l’attività agonistica.
Altresì si dichiarava meravigliato della eventuale mancata omologazione in quanto allo stesso risultava omologato, aggiungendo che era stato sempre utilizzato per disputare partite di calci a 5 e che l’unico deputato ad interagire con la Lega al riguardo, ad avere autorizzazioni ad accedere al campo ai fini dell’omologazione e relative verifiche era solo ed esclusivamente lui, in qualità di legale rappresentante dell’Ente proprietario dell’impianto sportivo (SIC!) Se nella Sua prima affermazione rasenta dichiarazioni mendaci in quanto lo stato del Palapedemontana a quella data era ben noto a tutti e come facilmente evincibile da dossier fotografico consegnatoci in forma anonima dal quale risulta in maniera inequivocabile il suo stato addirittura 3 gg dopo le sue affermazioni (si noti la testata del quotidiano che accompagna tutte le foto rimesse in minima parte in allegato alla presente), nella seconda avrebbe fatto bene a contattare la ns società che sarebbe stata ben lieta di spiegare allo stesso l’iter procedurale, come fatto in passato allorquando era convinto che con soli 2 spogliatoi disponibili avrebbe risolto il problema della disputa di gare ufficiali. Comprendiamo che chi non ha mai fatto sport possa cadere in simili equivoci ed abbia poca conoscenza dello sport in genere e delle varie discipline, basta vedere quanto sia considerato lo sport a Venafro, sono 2 anni che l’Amministrazione non organizza nemmeno più la festa dello sport, ma come noi facciamo riferimento ai ns legali per avere contezza del funzionamento della macchina amministrativa, saremo stati ben lieti di mettere a Sua completa disposizione i ns dirigenti e/o la ns struttura organizzativa per portare a conoscenza dello stesso che tutte le omologazioni hanno un periodo di validità (non sono eterne), che si differenziano da categoria a categoria e che abbisognano per il nulla osta da parte degli organi deputati dalla FIGC, soprattutto a seguito di lavori, che vi siano oltre determinati requisiti appartenenti al terreno di gioco, anche quelli inerenti gli spogliatoi, che a quella data era difficile avessero, non fosse perché erano stati completamenti “sventrati” e totalmente assenti.
Non vogliamo mai credere che il Sindaco Ricci abbia inviato quelle dichiarazioni e affermazioni per affermare un eventuale Stato di regime in cui vorrebbe che si versi, perché se così fosse, vogliamo ricordare al Sindaco Ricci che siamo una Repubblica democratica, ove tutti e nella fattispecie, tutte le associazioni sportive dovrebbero avere pari dignità e pari opportunità, ma soprattutto perché se volesse rifarsi al regime nato in Italia e ne saremo a dir poco sconvolti, riprendendo le parole del Prof. Barbero, quello durato vent’anni, che ha contagiato altri Paesi , che ha assunto una forma molto più spaventosa nella Germania nazista e che in tutte le sue forme conteneva dichiaratamente un’ideologia della violenza, della sopraffazione, della gerarchia, dell’autoritarismo, del razzismo, ha forse dimenticato che l’educazione e la pratica sportiva giocavano un ruolo fondamentale, in quanto rappresentazione della potenza e dell’identità nazionale e della non devianza giovanile. Ma siamo certi che si sia trattato e continua a trattarsi di un modo per decolpevolizzare se stesso non solo per il passato recente, ma anche per il presente. Caro Sindaco siamo arrivato a metà novembre del 2024 ed il Palapedemontana non è ancora fruibile a tutti gli appassionati di sport!!! Era stato dichiarato che il 18 novembre sarebbero finiti i lavori, del 2023 però (riportato anche sulla tabella obbligatoria di cantiere), i cui documenti, da noi richiesti con nota del 20 08 2024, Nonostante sia stato fatto da noi legittimo accesso agli atti per averne copia, in totale spregio dei ns diritti, ancora ad oggi non ci vengono consegnati. Alla faccia dell’Amministrazione trasparente! O forse c’è qualcosa di poco chiaro in quelle carte? Il ns pensiero è altro, è quello in cui il Sindaco ha cercato disperatamente di aggrapparsi a qualcosa di imponderabile perché completamente allo sbando non sapendo più che pesci prendere, oltre all’evidenza che a Venafro lo sport viene completamente ignorato, ma noi siamo il Venafro e non ci arrenderemo MAI alla sciatteria, inerzia, mancanza di volontà e di interesse da parte di un’amministrazione comunale che a quanto pare relega lo sport a qualcosa a cui non interessarsi minimamente, impedendo alle società sportive di poter far praticare Sport, accantonandolo e abbandonandolo nel buio più profondo.
E questo anche dopo aver variato il Regolamento per l’utilizzo degli impianti sportivi comunali, che per come redatto, ora, dopo le variazioni apportate, parrebbe essere fatto solo per chi è in linea con il “regime” lasciando l’utilizzo delle strutture sportive all’insindacabile giudizio dell’amministrazione. Vogliamo ricordare al Sindaco Ricci che è il sindaco di tutti i venafrani e non solo di una parte di essi e che capiamo che lo sport possa non piacergli, ma non tutto quello che piace al Sindaco può piacere agli altri. Il suo ruolo gli imporrebbe di allargare la fruibilità delle strutture sportive con ragionevolezza e pari dignità e non di restringerla a chi applaude al suo operato, di rendere Venafro una cittadina migliore (è il quarto centro Molisano, ma solo per abitanti però), al passo con il 2024 ed invece Venafro pare essere regredita nel 1915.
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