Ricordiamo le vittime della Shoah, una delle pagine più oscure della storia dell’umanità. Uomini, donne e bambini furono perseguitati, deportati e sterminati a causa della loro identità, delle loro origini e delle loro convinzioni. Il 27 gennaio rappresenta un’occasione per commemorare chi fu ucciso dalla follia umana, ma anche un impegno collettivo a mantenere viva la memoria di quanto accaduto. Solo attraverso la consapevolezza possiamo costruire un futuro in cui rispetto, dignità umana e diritti fondamentali siano valori inalienabili.
La Shoah rappresenta una ferita che ci spinge a ripensare continuamente chi siamo e quale società vogliamo costruire. Ricordare la Shoah significa anche educare le nuove generazioni affinché l’odio, il pregiudizio e l’intolleranza non abbiano più spazio nella nostra società. È un dovere morale e civile che appartiene a tutti noi.Oggi dobbiamo chiederci: cosa stiamo facendo per riconoscere e contrastare ogni forma di discriminazione, odio e violenza? In questa Giornata della Memoria, l'invito è documentarsi su quella che è stata una delle pagine più orribili della storia umana, insegnando ai più giovani cosa significhi resistere all’odio, supportando chi lotta per i diritti umani.La memoria non è solo una responsabilità verso il passato, ma un impegno verso il presente e il futuro. Il vero impegno è trasformare il ricordo in uno strumento di cambiamento: nei nostri discorsi, nelle nostre scuole, nelle nostre scelte quotidiane. Solo attraverso il ricordo possiamo garantire che una tragedia simile non si ripeta mai più.
Francesco Roberti
Presidente Giunta Regionale del Molise
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