CASSINO -FR. Dall’11 al 14 settembre, ai piedi dell’Abbazia di Montecassino, la struttura di S. Antonio ha accolto il 1° HappyCamp della Pace, un’esperienza che ha unito ragazzi con disabilità, giovani dell’Interact e del Rotaract, soci del Rotary Club Cassino.Non un semplice progetto, ma un atto d’amore. Un modo concreto per dire che la diversità è una ricchezza e che l’inclusione è possibile quando ci si mette accanto con semplicità, umanità e amicizia.Per quattro giorni, tutti hanno condiviso tutto: pasti cucinati insieme, giochi, sport, serate di festa e persino le paure, trasformate poi in gioia.
Il rafting sul Gari: la paura che diventa sorriso
Il momento più emozionante è stato il rafting sul fiume Gari. All’inizio, timore e diffidenza. Poi, con il sostegno reciproco, tutto è cambiato: la paura si è sciolta e l’acqua ha regalato uno dei ricordi più belli di sempre. Non era solo una discesa, ma un volo collettivo oltre i limiti.
La festa del sabato sera: canti, balli e abbracci
La serata di sabato ha portato con sé musica, risate e convivialità. Non c’erano più etichette, solo persone che ballavano, cantavano, ridevano insieme. La diversità non divideva, ma univa in una grande famiglia.
La messa in Abbazia e gli abbracci finali
Domenica mattina, la Santa Messa a Montecassino ha concluso il Camp in un clima di raccoglimento. Poi i saluti, tra abbracci e lacrime. Non addii, ma arrivederci con la consapevolezza che in quei giorni era nata una bellezza che resterà.
Le parole che valgono più di mille discorsi
A rendere ancora più prezioso il valore umano dell’HappyCamp sono state le parole dei suoi protagonisti. Una mamma ha scritto:“Grazie di cuore per l'opportunità offerta ai nostri ragazzi... loro sono felici. Donare il proprio tempo è una delle azioni più nobili. Buona serata a tutti voi.”E Andrea, uno dei ragazzi ospiti, ha consegnato a tutti un pensiero semplice e potentissimo:“Io qui sto bene perché so che voi mi volete bene.”
Un seme che germoglia Il 1° HappyCamp della Pace è stato questo: un seme piantato nella terra di Cassino. Un seme di umanità, di amicizia, di servizio. Un segnale forte che le diversità non vanno nascoste, ma accolte. Non muri da alzare, ma ponti da costruire.Il Rotary Club Cassino ha ricevuto attestazioni di stima dalle associazioni, dalle famiglie e dal Comune. Ma il dono più grande resta lo sguardo felice dei ragazzi, che in quei giorni hanno sentito di essere importanti, accolti e amati.Perché la pace si costruisce così: con piccoli grandi gesti che cambiano la vita, e che lasciano un segno per sempre.
Nella gallery fotografica a margine dell'articolo alcune foto dell'evento.