RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA DONATO TOMA – CANDIDATO PRESIDENTE CENTRODESTRA ELEZIONI REGIONALI MOLISE.
Per garantire un efficiente sviluppo al Molise riteniamo prioritario programmare in modo serio quel potenziamento delle infrastrutture che, ad oggi, purtroppo, relegano la nostra terra a territorio di serie B nell’ambito della Nazione. Ciò che diciamo non è demagogia, ma una mera constatazione dell’attuale status quo. Il Molise è nel cuore dell’Italia ma risulta, di fatto, slegato dalle direttrici adriatica, tirrenica e centrale.
È arrivata l’ora di aspirare ad una viabilità a scorrimento veloce e a tratte ferroviarie che assicurino tempi celeri di percorrenza e costi contenuti.
L’accesso al trasporto aereo è condizione imprescindibile per la circolazione delle merci ad alto valore aggiunto, in particolar modo da e per l’estero e per lo sviluppo economico nel senso più esteso di tutto il territorio. I Patti per il Molise, sottoscritti nel 2016 prevedono uno stanziamento di oltre 240mln di € per il potenziamento infrastrutturale regionale ma, come per la valorizzazione dei finanziamenti pubblici e UE, la sfida del prossimo Governo regionale sarà quella di riuscire a realizzare le opere previste nei termini indicati e, auspicabilmente, di reperire risorse necessarie per la realizzazione di quelle opere (superstrada a quattro corsie e aviosuperficie) non incluse tra quelle indicate nei Patti.
Avvieremo, da subito, un tavolo di colloquio con tutte le figure Istituzionali: Dicastero delle Infrastrutture, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Comitato Interministeriale per la programmazione economica, Conferenza Stato Regioni. Se servirà, “batteremo anche i pugni”, perché il nostro obiettivo è far capire che non siamo mossi da mero campanilismo, ma dall’intenzione di creare un network con le regioni confinanti: un Molise migliore e ben integrato nel “Sistema Paese” è funzionale a tutti, non solo ai molisani. Anche in tema di infrastrutture riteniamo prioritario rassicurare i cittadini molisani circa un uso oculato e mirato di ogni stanziamento: via ogni sorta di spreco. Non ci sarà posto nella nostra rubrica per inservibili e inutili opere pubbliche, che riteniamo non siano minimamente funzionali al bene della collettività.
Un tema delicato è costituito dall’edilizia scolastica. La maggior parte degli edifici sul territorio presenta criticità, se non alta vulnerabilità sismica. Occorre, pertanto, intervenire con lavori di adeguamento, ove possibile, e di demolizione e ricostruzione.
Sull’edilizia scolastica occorre intervenire con un Piano straordinario urgente ed indifferibile. La vita dei nostri ragazzi è sacra e la tragedia di San Giuliano di Puglia e lì a ricordarci che, malgrado siano trascorsi circa 17 anni, il problema della sicurezza degli edifici scolastici è tutt’altro che risolto.