“La situazione sta diventando incresciosa in vista di nuovi ipotetici arrivi”.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA CONSIGLIERA REGIONALE LEGA FILOMENA CALENDA.
ISERNIA. L'accoglienza a Isernia si sta trasformando in una situazione che rischia di collassare. I cittadini, soprattutto i residenti delle zone interessate maggiormente dal fenomeno, vivono una condizione di esasperato stress. Quotidianamente fanno i conti con culture e abitudini diverse e che spesso danno vita a situazioni poco rispettose degli altri, nonostante la presenza di minori e anziani, spesso destinatari di atteggiamenti equivoci.
Con l'arrivo di altri 72 migranti, la cittá di Isernia ha raggiunto quota 300, circa e, sono tutti concentrati in una ristretta zona. In qualsiasi ora della giornata si assiste a episodi poco consoni con l'ordine pubblico, la morale e la quiete pubblica. Via Berta si sta trasformando in un ghetto pericoloso.
La situazione è ormai al limite e la risoluzione non è piú procastinabile.
L' accoglienza a Isernia cresce in termini numerici e la collettivitá soffre di una mancata regolamentazione e pianificazione di altre comunitá che scaricano sulle strutture isernine i profughi che non possono piú tenere. C'é troppa sproporzione tra le cittá molisane. Mi preme, tuttavia, sottolineare, onde evitare spiacevoli incomprensioni, che la Lega e la sottoscritta non hanno mai rifiutato l'accoglienza a bambini, donne, anziani e a quanti scappano dalla guerra o da situazioni di evidente pericolo nelle loro terre d'origine. Peró, non possiamo permettere che qualcuno speculi sulla vita e sulle disgrazie di altri; non possiamo piú permettere di trasformare l'accoglienza in un business spavaldo; non possiamo piú permettere che 50 vite umane abbiano il valore di un mercedes di ultimo modello. Non é piú tollerabile assistere al commercio di esseri viventi. Non possiamo permetterci di battere il petto quando si da corso allo smistamento di nuovi profughi e tacere, invece, di fronte a quella che é la piú grossa e pericolosa operazione dei grandi poteri.
Occorre una reale presa di coscienza e attivarsi per il bene di tutti. Se una comunitá sta bene, ne benificeranno tutti, anche chi verrá accolto.
Chiedo un incontro urgente con il Prefetto, sua eccellenza, il dottor Fernando Guida per far luce sull'intera situazione e affrontare seriamente l'accoglienza.