RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA CONSIGLIERA REGIONALE PAOLA MATTEO.
Con il riconoscimento da parte del Consiglio dei Ministri dello stato d’emergenza il governo regionale adesso e’ nelle condizioni di poter operare a pieno regime e di completare l’assistenza già avviata nei confronti delle popolazioni colpite dal terremoto dello scorso agosto. Detto questo il Molise, benché periodicamente afflitto da eventi sismici anche di magnitudo significativa, permane in una preoccupante situazione di stallo.
“E’ necessario programmare e attivare politiche volte alla prevenzione e alla gestione dei rischi naturali connessi sia alle reti infrastrutturali che ad interventi di adeguamento sismico di strutture strategiche quali scuole, ospedali, caserme. In una regione come il Molise – prosegue la capogruppo di Orgoglio Molise - non è possibile non fare prevenzione. Il una regione in cui il 100% dei comuni presenta criticità idrogeologica e criticità sismica noi facciamo ancora troppo poco per prevenire i disastri, per mettere in sicurezza il territorio, per minimizzare i danni, per cercare di salvaguardare vite umane. Deve essere insegnata e veicolata la cultura della prevenzione che deve essere al centro dell’agenda del governo regionale. Come hanno sottolineto alcuni tra i massimi studiosi in materia: “La prevenzione sismica è un aspetto non solo tecnico ma politico e socioculturale e va potenziato rendendo partecipi i cittadini.”
“Siamo dunque tutti responsabili – continua la consigliera regionale - cittadini, giornalisti, studiosi, politici di ogni livello. La terra si muove di continuo sotto i nostri piedi ma noi ce ne accorgiamo e ne prendiamo piena coscienza solo quando gli effetti sono distruttivi? Dunque, non possiamo più permetterci un approccio così superficiale e arretrato nei confronti del rischio sismico. Numerose sono le scuole molisane in situazioni non a norma e che meritano l’attenzione da parte delle Istituzioni, perché ospitano bambini che vanno tutelati. In una regione come la nostra, ad elevatissimo rischio sismico ed idrogeologico, non abbiamo più un servizio geologico regionale. A mio avviso è di fondamentale importanza ripristinare il Servizio geologico e sismico soppresso dalla precedente amministrazione.”
“Non ci resta che imboccare la strada della “prevenzione civile”- conclude Paola Matteo - diffondere conoscenza e consapevolezza dei rischi, sviluppare una cultura della prevenzione sismica seria, realistica ed efficace che formi tutti gli strati sociali.”