Pizzone: pagamenti scrutatori, scoppia la bagarre. Protestano i giovani che hanno presto servizio alle ultime elezioni che ancora non vengono retribuiti.
Pizzone: pagamenti scrutatori, scoppia la bagarre. Protestano i giovani che hanno presto servizio alle ultime elezioni che ancora non vengono retribuiti.
Letizia Di Iorio: “Il nostro Responsabile finanziario si è dimesso. Stiamo affrontando tutti i pagamenti in ordine cronologico”.
PIZZONE. Alla nostra redazione nella giornata di ieri si sono rivolti alcuni giovani che durante le ultime tornate elettorali hanno prestato servizio presso il comune di Pizzone in qualità di scrutatori, presidente di seggio e segretario dello stesso. Questi ultimi pare che a tutt’oggi non siano stati saldati in merito ai compensi elettorali delle regionali dello scorso mese di aprile.
Per forza di legge, come ricordano alcuni giovani di Pizzone, l’Amministrazione comunale sarebbe tenuta a saldare i compensi elettorali entro e non oltre sei mesi dalla data di svolgimento delle tornate di voto, ma pare che ad oggi non sia stato pagato nulla alle figure che hanno svolto il servizio.
Il dubbio dei giovani è che i soldi siano stati utilizzati per coprire altre spese correnti e vorrebbero solamente recuperare il maltolto ed il loro compenso. La nostra redazione ha ascoltato, giustamente, anche il parere del sindaco di Pizzone Letizia Di Iorio, in merito alla vicenda.
Il sindaco di Pizzone Letizia Di Iorio
“Nessuno ha mai detto che gli organi competenti non ci abbiano trasmesso le cifre per i compensi elettorali. Chi avrebbe dovuto predisporre i pagamenti – spiega Letizia Di Iorio – e molti altri, non lo ha fatto e si è dimesso. Io ho fatto solo ciò che ho potuto, perché l’impossibile non lo so davvero fare. Ho denunciato l’ex ragioniere e ho chiesto appuntamento al Prefetto poiché quella dei Responsabili finanziari degli Enti Pubblici è figura talmente rara che da luglio non abbiamo trovato un sostituto. Ci sono una miriade di creditori e dovremmo affrontarli in ordine cronologico.
Chiedo solo pazienza e comprensione – conclude il sindaco di Pizzone – per gli amministratori che pagano lo scotto, anche, come in questo caso, quando non c’entrano nulla poiché no spettava a noi né disporre il pagamento né controllare che lo stesso venisse fatto. Anche se rispetto a questo aspetto chiesi più volte al ragioniere ma a luglio lo stesso andò via dal nostro ente”.