INTERVISTA FIRMATA A NOME CONSIGLIERE COMUNALE SONIA LEPORE – GRUPPO “TRASPARENZA PER FORLI”.
Consigliere Lepore, il Sindaco Roberto Calabrese ha rilasciato un’intervista dopo che sui giornali è stato pubblicato un comunicato stampa divulgato dal suo Gruppo Consiliare sulla grave situazione finanziaria creatasi nel vostro Comune. Cosa ne pensa?
Ho ascoltato con molta attenzione l’intervista rilasciata dal Sindaco di Forlì del Sannio dopo che come Gruppo Consiliare “Trasparenza per Forli”, di cui facciamo parte io e il consigliere Ancona, primi eletti in maggioranza sia nelle elezioni del 2011 che in quelle del 2016, abbiamo fatto pubblicare una nota per mettere a conoscenza i cittadini della delibera n.123/2019 con cui la Corte dei Conti ha certificato in modo inequivocabile una grave situazione finanziaria per il nostro Comune. Ormai è noto che sono stati assegnati 60 giorni di tempo per apportare le necessarie azioni correttive per evitare il dissesto finanziario. Ma la Corte, a nostro avviso è andata anche oltre, e questo lo sa bene chi ha avuto modo di leggere la delibera. La richiesta di pubblicazione della nostra nota si è resa necessaria perché durante il Consiglio Comunale del 20.12.2019 il Sindaco, facendosi forte del parere dell’attuale Segretario Comunale, non ha proceduto alla lettura integrale della delibera della Corte dei Conti, violando, a nostro avviso, come ormai accade da molti mesi, le più elementari regole democratiche e i diritti dei consiglieri oltre che di tutti i cittadini, che hanno il diritto di essere portati a conoscenza di ciò che sta accadendo e non solo delle personali interpretazioni del primo cittadino. In modo molto semplicistico, il Sindaco ha cercato di scaricare le responsabilità dell’attuale situazione, sui precedenti assessori come se lui non fosse stato in Giunta e come se non avesse fatto il Sindaco, cosa che appare a dir poco inverosimile.
Ma cosa può dirci della situazione finanziaria del suo Comune?
Si rende necessario chiarire alcuni punti essenziali sulla questione finanziaria. Dopo l’estate 2017, anche a seguito di decisioni giurisdizionali, relative a contratti di vendita di materiale boschivo non onorati dall’impresa, si sono dovuti rideterminare i residui attivi iscritti in bilancio, cioè cancellare le somme che l’impresa boschiva doveva versare al Comune e che non aveva di fatto versato, e quindi anche per questo motivo il Conto 2017 è stato chiuso in disavanzo per 128000 euro circa. Questa operazione verità, cioè di pulizia dei conti, è stata fortemente voluta da me che ricoprivo il ruolo di Vicesindaco e dall’Assessore al Bilancio Ancona, anche perché più volte sollecitati in Giunta dal Segretario Comunale dott.ssa Franca Crimaldi e dal Ragioniere Egidio Di Franco, Giunte nelle quali era presente anche il Sindaco che però faceva orecchie da mercante sulla necessità di fare ordine nei conti.
Di queste operazioni contabili io e il consigliere Ancona ci assumiamo tutta la responsabilità, ma solo di queste operazioni fatte fino all’anno 2017, perché a marzo 2018 il Sindaco ci ha revocati dall’incarico per cui non abbiamo più partecipato ad alcuna decisione. Di certo se fossimo rimasti in Giunta non avremmo consentito al Sindaco di adottare le decisioni prese dopo la nostra sostituzione. Inoltre a mio avviso solo fino al 2017 la situazione finanziaria del Comune di Forlì del Sannio può essere paragonata a quella di molti altri Comuni come afferma il Sindaco. Invece la situazione creatasi oggi, a seguito delle scelte scellerate e ingiustificate fatte tra il 2018 e il 2019, è paragonabile solo a quella di pochi altri già in dissesto.
Come mai lei e il consigliere Ancona siete stati revocati dall’incarico?
I motivi per cui il Sindaco Calabrese ha deciso nel marzo 2018 di revocarci da assessori, anzi di “defenestrarci” così come si espresso il primo cittadino, vanno oltre i problemi che quotidianamente dovevamo affrontare in amministrazione e sulle soluzioni dei quali avevamo spesso punti di vista contrastanti, anche per quanto riguardava il modo in cui si dovevano gestire i problemi finanziari. Dei veri motivi per i quali siamo stati revocati, oggi non posso e non voglio parlare per il profondo rispetto che nutro verso la magistratura che sta accertando possibili responsabilità del Sindaco per questioni a lui ben note e a noi tenute nascoste fino a quando non le abbiamo scoperte e segnalate alla Procura della Repubblica.
Ma torniamo alla questione finanziaria, ci faccia capire secondo lei come andava affrontato e risolto il problema.
Tornando alla questione finanziaria, il disavanzo 2017 di cui vi parlavo prima, è stato aggravato dai Debiti Fuori Bilancio riconosciuti nel 2018 per altri 123000 euro, che hanno determinato una situazione ancora più critica. Per superare queste criticità, i precedenti Responsabili degli Uffici, cioè la dott.ssa Franca Crimaldi e il Ragioniere Egidio Di Franco, avevano proposto alla nuova Giunta Comunale di adottare un Piano di Rientro decennale. A nostro avviso l’indicazione arrivata dagli Uffici competenti andava seguita senza se e senza ma, infatti riteniamo che l’adozione di un Piano di Rientro decennale, sarebbe stata indolore per tutti i cittadini di Forlì del Sannio e avrebbe consentito di superare le criticità finanziarie che oggi purtroppo si sono ulteriormente aggravate. Invece la nuova Giunta presieduta dal Sindaco Calabrese con i nuovi assessori Sozio e Ficco, quest’ultima eletta nelle liste di opposizione, hanno effettuato una scelta politica (leggasi intervento del Sindaco riportato nella Delibera di Consiglio n. 21 del 20.06.2019) ben diversa dalla proposta tecnico-finanziaria suggerita dagli Uffici competenti, come si legge nella delibera di Giunta N. 61 dell’11.06.2018. Per dirlo in modo più semplice, il Sindaco e la sua nuova Giunta, e successivamente il Consiglio Comunale, con parere contrario del Segretario Comunale, del Responsabile dell’Ufficio Finanziario e del Revisore dei Conti (leggasi pareri allegati alla Delibera di Consiglio n.22 del 20.06.2018), hanno approvato un Piano di Rientro triennale che ad oggi non risulta onorato, così come osservato dalla stessa Corte dei Conti, in quanto veniva finanziato con ulteriori entrate derivanti dalla vendita di boschi che non sono mai state realizzate.
E’ stato infatti da poco pubblicato sull’Albo Pretorio del Comune, un nuovo avviso per tentare di vendere i boschi già iscritti in bilancio e ancora non venduti. E delle scelte politiche, e delle conseguenze che ne derivano, sono responsabili solo coloro che le hanno adottate, non certo io e il consigliere Ancona né tantomeno i precedenti Responsabili degli Uffici che avevano indicato in modo chiaro altre strade da percorrere.
Nell’intervista rilasciata, il Sindaco dice che lei e il consigliere Ancona siete responsabili almeno quanto lui dei problemi finanziari del Comune, cosa gli risponde?
Noi come Gruppo “Trasparenza per Forli”, Gruppo di maggioranza ma indipendente dal Sindaco, ci assumiamo la piena responsabilità delle scelte contabili fatte fino al 2017, ma la nuova Giunta deve assumersi la responsabilità di tutte le scelte finanziarie fatte a partire dal 2018 cominciando:
dall’adozione del Piano di Rientro triennale anziché decennale come indicato dai responsabili degli uffici successivamente dimessisi perché inascoltati (leggasi delibera di Giunta n. 61 del 11.06.2018);
dal riconoscimento ad agosto 2018 di debiti fuori bilancio finanziati con dismissioni immobiliari mai realizzate (leggasi delibera di Consiglio n. 25/2018);
dal mancato riconoscimento di ulteriori debiti fuori bilancio maturati nel 2019 e che stanno sviluppando interessi a discapito della collettività;
dalla Revisione dei Residui fatta dai nuovi Responsabili (leggasi delibera di Giunta n. 23 del 30.04.2019)
nonché di tutte le operazioni contabili iscritte nel Bilancio 2019 per le quali sicuramente la Corte muoverà ulteriori rilievi con i prossimi controlli,
decisioni, queste, alle quali noi non abbiamo assolutamente partecipato e che stanno determinando il tracollo finanziario dell’Ente. Il problema grosso sta nel come hanno voluto testardamente provare a risolvere i problemi finanziari del Comune, andando a creare un problema molto più grande di quello che c’era nel 2017. La scelta del Piano di Rientro triennale anziché decennale come tutti chiedevamo, è stata la scelta peggiore che si potesse fare e la sottoscritta aveva messo in guardia l’intero Consiglio Comunale su quali sarebbero state le nefaste conseguenze di quella sbagliata scelta politica (leggasi intervento consigliere Lepore in Delibera di Consiglio n. 22 del 20.06.2018).
Oggi il Sindaco cerca di correre ai ripari procedendo al recupero coattivo di tributi secondo lui non pagati. Il primo cittadino nell’ultimo Consiglio Comunale ha affermato che sta procedendo a recuperare dai cittadini circa 225000 euro da accertamenti IMU e TASI per gli anni 2014/2015, come se i cittadini di Forli fossero grandi evasori fiscali. Ma i cittadini di Forli i tributi li pagano e quindi quelle cifre non saranno mai incassate e i debiti mai coperti, questa è la realtà. E lo dimostrano le decine di autotutele presentate dai contribuenti a cui sono stati inviati gli accertamenti e le decine di annullamenti di accertamenti già effettuati.
Il Sindaco le ha mosso l’accusa di essere responsabile delle spaccature che ci sono in paese e di stare danneggiando l’immagine del paese. A riguardo cosa pensa?
La scelta di “defenestrare” i primi due eletti in maggioranza ha inevitabilmente determinato una spaccatura dell’intero paese di cui però l’unico responsabile è il Sindaco stesso per la scelta che ha fatto. Quanto all’affermazione del primo cittadino che con le mie critiche politiche danneggerei l’immagine del mio Comune, è necessario precisare che questa sua affermazione non corrisponde al vero in quanto le mie osservazioni in materia finanziaria sono rivolte al Sindaco e alla sua Giunta, i quali, con le loro scellerate decisioni in materia contabile assunte nel corso del 2018, con i pareri contrari degli Uffici competenti, hanno determinato una grave crisi finanziaria accertata dalla Corte dei Conti e da cui oggi è difficile uscire. Sono ben altre le cause che screditano l’immagine del nostro paese, come per esempio alcune note vicende che hanno visto protagonista il primo cittadino, proprio nella sua veste di Sindaco, nella primavera dell’anno 2016. Io non faccio polemica politica, ne sto denigrando il mio paese, non mi appartiene; osservo e analizzo, studio i provvedimenti adottati e cerco di tutelare i miei concittadini dalle disastrose conseguenze che derivano dalle decisioni finanziarie che l’attuale Giunta e il Consiglio stanno adottando.
Sulla possibile querela di cui ha parlato il Sindaco?
Il Sindaco vuole querelarmi? Questa cosa mi fa sorridere; non capisco su quali basi voglia farlo visto che ogni mia affermazione, legittimamente fatta come consigliere comunale oltre che come cittadina, è puntualmente documentata e facilmente riscontrabile in atti ufficiali consultabili da tutti. Ma è liberissimo di farlo, se sarà necessario andrò a difendermi in tribunale senza nessun timore. Forse però, il primo cittadino, farebbe meglio a spendere il suo tempo ad amministrare meglio il nostro Comune che sta pagando il prezzo più alto per questo modo approssimativo, artificioso e fantasioso di portarne avanti la gestione finanziaria, e si sta spegnendo come una lampada a cui viene lentamente sottratta energia.