Davanti all’incapacità della Giunta regionale di trovare soluzioni sul Trasporto pubblico locale, il MoVimento 5 Stelle ne propone una chiara e semplice: creare una società in house a cui affidare in concessione la gestione unica del servizio.
In questi anni abbiamo proposto soluzioni, presentato atti, abbiamo portato il tema in Consiglio regionale più volte e, come tutti i molisani, siamo stati costretti ad assistere al cambio di vari assessori ai Trasporti che hanno avuto un punto in comune: non sono mai riusciti a dare risposte né ai lavoratori né agli utenti.
In vista dell’arrivo in Consiglio del Piano regionale dei trasporti 2022-24, ora il MoVimento 5 Stelle torna ad indicare una via d’uscita. Riteniamo che l’unica soluzione per superare in tempi brevi l’attuale impasse sia quella di istituire una società in house a cui successivamente affidare la concessione del servizio.
È questa una soluzione in linea con il regolamento europeo 1370 che permetterebbe di giungere in tempi brevi ad un gestore unico di diretta emanazione regionale, in modo da ridisegnare agevolmente il servizio passando dagli attuali 29 gestori ad un unico grande concessionario del servizio.
Solo così si riuscirà ad avere un servizio pubblico efficiente ed integrato in grado di ottimizzare le tratte urbane ed extraurbane garantendo le giuste tutele ai cittadini pendolari ma anche ai lavoratori che da anni soffrono stipendi a singhiozzo. Inoltre, soprattutto, garantiamo un servizio efficiente ed integrato anche mediante bigliettazione unica.
La creazione di una società in house, peraltro, sarebbe inoltre strumento migliore per cogliere tutte le opportunità che il Piano nazionale di ripresa e resilienza mette a disposizione degli enti regionali per ammodernare ed ampliare il parco rotabile, insomma per acquistare nuovi mezzi che, con la nostra proposta, sarebbero direttamente gestiti dalla nuova concessionaria regionale.
Dunque, bisogna porre fine alle perdite di tempo e individuare una volta per tutte la via da percorrere. Ancora oggi in Molise manca un bando per l’assegnazione del servizio; ancora oggi nella nostra regione si va avanti con affidamenti diretti come accade dal 2004 e, dunque, da 18 anni la Regione agisce in deroga alla legge. Intanto il servizio non è migliorato, i costi sono aumentati e i dipendenti delle società di trasporti su gomma non sono tutelati.
Non si può continuare così e come abbiamo visto una soluzione c’è. Ora serve la volontà politica di renderla concreta.