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In occasione del 30° anniversario di morte avvenuta il 18 luglio 1992. Il ricordo degli storici amici di Mario Di Ianni.

Pubblicato: 18-07-2022 - 801
In occasione del  30°  anniversario di morte avvenuta il 18 luglio 1992. Il ricordo degli storici amici di Mario Di Ianni. Politica

In occasione del 30° anniversario di morte avvenuta il 18 luglio 1992. Il ricordo degli storici amici di Mario Di Ianni.

Pubblicato: 18-07-2022 - 801


CERRO AL VOLTURNO. Politico, amministratore, amico, papà e marito esemplare, ma soprattutto uomo del suo tempo che ha saputo dare alla sua terra, Cerro al Volturno in primis, la sua Isernia e tutto il Molise in generale , un contributo di idee, progetti ed esempi da seguire per farla crescere e sviluppare ad una velocità sostenuta. Chi ha avuto modo di conoscere Mario Di Ianni ne ha ricevuto entusiasmo, cordialità, intelligenza di analisi e valutazione, ma anche amicizia e disponibilità. Indimenticabile il tratto signorile che lo distingueva.

Amato dagli amici, rispettato dagli avversari, preso ad esempio da tutti per la coerenza delle sue posizioni politiche e partitiche oltre che per l'onestà intellettuale che metteva alla base del suo impegno, sia pubblico che privato. Un uomo dalla forte carica umana, tant'è che alla domanda dei tanti che lo conoscevano “Mario, come stai?”“Come un leone” rispondeva e mai con un tono afflitto, ma sempre con voce ridente e sicura.

Questo era Mario Di Ianni: lui c'era sempre, anche quando non te lo aspettavi, sempre alla ricerca del “Che cosa si può fare”. Non c’era angolo della sua terra che non conoscesse.  A Mario Di Ianni vanno riconosciute grandi doti di mediazione e di fedeltà alla sua corrente politica di cui divenne punto di riferimento dopo la morto di Giustino D'Uva nel 1984 Leader del gruppo doroteo insieme a Giacomo Sedati, Bruno Vecchiarelli ed appunto Giustino D'Uva.

Tre i percorsi che hanno caratterizzato la sua vita politica: Sindaco della sua Cerro per 16 anni, Segretario Provinciale della Democrazia Cristiana ed infine Consigliere ed Assessore Regionale dal 1980 al 1992, con consensi che sfiorarono le 9000 preferenze. Deleghe importanti quelle ricevute, come quella alla Sanità e Sicurezza Sociale nell’esecutivo guidato da Enrico Santoro, compito questo che assunse con molta duttilità e capacita di interpretare i bisogni della collettività. Al momento della morte ricopriva la carica di Assessore all’Ambiente, nel pieno di una forte crisi politica regionale del suo partito, quella Democrazia Cristiana che lo ha visto ottenere vittorie schiaccianti dal Comune alla Regione.

Insieme ai compianti Ettore Rufo e Natalino Paone, scomparso lo scorso anno, costituì la catena dei tre anelli della DC, necessaria per fare avere un peso politico maggiore ai Comuni dell’Alto Volturno in Provincia e Regione, scelta che fu coraggiosa, ma azzeccata e che alla lunga ha portato grossi risultati all’area delle Mainarde. Cerro al Volturno ha omaggiato la sua figura intitolando lui il Centro Sportivo, una sua creatura fortemente voluta ai tempi dell’Assessorato in Regione e nel 2012, in occasione del ventennale della morte, un libro che ne racconta la sua storia umana e politica.

Fu un giorno triste quella della sua scomparsa.

Cerro al Volturno perdeva la sua guida così come il Molise intero e la Democrazia Cristiana perdevano un leader indiscusso. Un aneurisma dell'aorta lo portò via per sempre dalla famiglia, dagli amici, dai suoi elettori e da quella passione politica che forse, di lì a poco, avrebbe potuto portarlo, stando alle voci ed alle indiscrezioni del tempo ed agli esiti delle riunioni che si susseguivano costantemente nella sede di Via Libero Testa ad Isernia, anche nell’immediato della sua morte improvvisa, alla Presidenza della Giunta Regionale del Molise.





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