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Il ricordo della strage di Capaci, Toma: “Combattere mafie e atteggiamenti mafiosi”

Pubblicato: 10-10-2022 - 437
Il ricordo della strage di Capaci, Toma: “Combattere mafie e atteggiamenti mafiosi” Politica

Il ricordo della strage di Capaci, Toma: “Combattere mafie e atteggiamenti mafiosi”

Pubblicato: 10-10-2022 - 437


La nota del governatore della Regione Molise

Il Presidente della Regione presente all’esposizione della teca che custodisce i resti dell’auto su cui viaggiavano gli uomini della scorta del giudice Giovanni Falcone. É esposta da stamattina fino a domani in piazza Pepe, nei pressi della Prefettura di Campobasso, la teca che custodisce i resti della ‘Quarto Savona Quindici’ - era questo il nome in codice della Croma blindata - su cui viaggiavano gli uomini della scorta di Giovanni Falcone: Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo. Presente insieme con le autorità politiche, militari e civili anche la signora Tina Montinaro. All’iniziativa ha partecipato il Presidente della Regione Molise Donato Toma: "Quello che conta – ha detto - sono gli esempi e oggi, qui, ne abbiamo uno fondamentale per capire e per crescere tutti, non solo i tanti ragazzi che vedo numerosi in questa piazza. “Insieme, possiamo e dobbiamo combattere le mafie, ma dobbiamo prima di tutto combattere gli atteggiamenti mafiosi che serpeggiano nella nostra società. Sono atteggiamenti che permettono al malaffare di attecchire. La mafia, purtroppo, è anche questo. "La cultura della legalità va sostenuta con i nostri comportamenti – ha proseguito Toma - Davanti ai nostri occhi, in questa teca, c'è un monito vero, qualcosa di terribile e di tangibile che ci induce a essere ancora più incisivi nella promozione della sicurezza e della legalità e dei valori profondi condivisi da chi è in prima linea nella lotta alle mafie. “Credo che questi due giorni – ha proseguito - porteranno la nostra comunità a riflettere su quanto accaduto e a riaffermare la nobiltà e l’importanza straordinaria di quanto fatto per noi dal Giudice Falcone, dalla signora Francesca Morvillo e dagli uomini della scorta. Un grazie sentito all’Associazione ConDivisa-Sicurezza e Giustizia e alla signora Tina Montinaro, ideatrice dell’itinerario che oggi tocca la nostra regione. Grazie perché, come ha detto nel suo intervento, lei porta sulle spalle questa memoria preziosa e la veicola su un percorso di riflessione e di legalità: per tutti i cittadini, in particolare per i ragazzi delle scuole, una iniziativa concreta e dal significato profondo".


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