Cronaca

Isernia: in Prefettura la firma del protocollo per l’attivazione del sistema antirapina.

Pubblicato: 21-10-2022 - 626
Isernia: in Prefettura la firma del protocollo per l’attivazione del sistema antirapina. Cronaca

Isernia: in Prefettura la firma del protocollo per l’attivazione del sistema antirapina.

Pubblicato: 21-10-2022 - 626


La nota della Prefettura di Isernia

ISERNIA.La sottoscrizione del protocollo per l’attivazione di un sistema antirapina conferma l’impegno delle istituzioni e delle associazioni a sostegno della categoria in un momento di grande difficoltà. Legalità e sicurezza, questa mattina in Prefettura la sottoscrizione di un protocollo d’intesa finalizzato alla tutela delle imprese e degli operatori del commercio su tutto il territorio provinciale. Il documento – firmato dal prefetto di Caserta, Raffaele Ruberto, dal presidente provinciale di Confcommercio, Lucio Sindaco e dal presidente provinciale di Confesercenti, Salvatore Petrella, – conferma l’impegno delle istituzioni e delle associazioni a sostegno della categoria in un momento di grande difficoltà. ‘Considerata l’importanza dei contenuti di questo protocollo – ha dichiarato il prefetto Ruberto – sono davvero felice dell’intesa che si è creata con entrambe le confederazioni, la considero una buona prassi e sono certo che le azioni e gli strumenti messi in campo saranno particolarmente efficaci per il settore’.Il protocollo stabilisce infatti i criteri generali della collaborazione volta a garantire un contesto sicuro, rispetto alla criminalità organizzata, attraverso un sistema di allarme controllato con telecamere dei locali commerciali in grado di collegarsi con le sale e le centrali operative della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri e di trasmettere le immagini in tempo reale. Il sistema di video-allarme antirapina potrà avvalersi anche delle tecnologie standard di geolocalizzazione della refurtiva, attivate dal commerciante vittima dell’azione criminale. ‘Si tratta di un documento molto valido – ha sottolineato il presidente Petrella – che consentirà di tutelare gli imprenditori, i commercianti, i loro dipendenti e anche i clienti. La sottoscrizione congiunta da parte di Confesercenti e Confcommercio rappresenta un segnale di coesione che abbiamo inteso trasmettere al territorio e alla categoria e che consentirà di creare una vera e propria rete di sorveglianza in tutti i comuni della provincia di Caserta’.‘In questo particolare momento di crisi e di emergenza – ha spiegato il presidente Sindaco – che ha fatto registrare un incremento dei fenomeni di microcriminalità, il protocollo assume un valore ancora più importante. Il lavoro congiunto delle associazioni con il supporto delle istituzioni consentirà pertanto di fornire una risposta concreta alle esigenze di sicurezza che arrivano dal mondo delle imprese e del commercio’. Il documento sottoscritto questa mattina fa seguito al protocollo antiusura firmato lo scorso 31 ottobre in Prefettura, che ha consentito l’istituzione di uno sportello antiracket, al quale è possibile rivolgersi anche in forma anonima. Le segnalazioni e le denunce raccolte verranno poi inoltrate alle autorità preposte. Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, e il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, hanno sottoscritto oggi al Viminale un nuovo protocollo di legalità con l’obiettivo di rafforzare l’impegno comune contro le infiltrazioni criminali nell’economia e tutelare più efficacemente il sistema d’impresa. "In questo momento occorre l’impegno e il senso di responsabilità di tutti per prevenire e contrastare i tentativi di aggressione criminale all’economia”, ha commentato la titolare del Viminale, ribadendo la necessità di “lavorare insieme secondo i principi di legalità per sostenere lo sviluppo del Paese, garantendo la piena realizzazione dei progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza”. “In tale contesto, Confindustria – che rappresenta oltre 150 mila imprese – con la sua rete sul territorio non può che essere il naturale e privilegiato interlocutore dell’Amministrazione dell’Interno”, ha proseguito il ministro Lamorgese, evidenziando come “il protocollo, siglato oggi, rafforzi, su basi più ampie e solide, una collaborazione veramente strategica nella lotta alle mafie che infiltrano il tessuto produttivo”. “Si tratta di un passo importante che il Ministero dell’Interno ha ritenuto di effettuare, con l’obiettivo di supportare, quanto più possibile, il comparto privato nella volontà di contribuire fattivamente alla costruzione di un’economia “sana” e, quindi, veramente concorrenziale poiché basata sul merito e sulla capacità imprenditoriale”, ha aggiunto Lamorgese, sottolineando, in particolare, “la svolta che ha interessato, da tempo, ampi settori dell’imprenditoria che, attraverso eventi come quello odierno, manifestano un chiaro segnale di attenzione al valore della “legalità” quale pre-condizione per una crescita “di qualità” dell’intero sistema produttivo nazionale”. “La firma del protocollo con il Ministero dell’Interno rappresenta un’azione concreta di prevenzione contro la criminalità organizzata, una minaccia quest’ultima al “buon governo” delle imprese e al bene del Paese – ha affermato Carlo Bonomi, Presidente di Confindustria. “In questa partita, Confindustria e le aziende italiane sono da anni in prima linea e la sottoscrizione del protocollo ha proprio l’obiettivo di rafforzare la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nelle imprese. Come protagonisti del mondo economico, infatti, sentiamo il dovere di lavorare fianco a fianco con le istituzioni per affermare la cultura della legalità, del buon mercato e del “fare impresa” bene e responsabilmente – ha aggiunto Bonomi.



La semplificazione, la trasparenza e la velocità dei processi amministrativi, insieme a sistemi di controllo adeguati, sono un grande alleato della legalità. Il Protocollo ci permetterà di regolare i rispettivi e reciproci impegni per costruire una barriera capace di scongiurare il pericolo di tentativi di infiltrazioni mafiose nei contratti stipulati dalle imprese. Agire attraverso un sistema forte di prevenzione, sviluppato come in questo caso in una logica pubblico-privato, è l’unico modo per riempire quegli spazi in cui il combinato tra complessità delle procedure e assenza di regole, costituisce un “passaggio facile” per le infiltrazioni criminali”, ha concluso il Presidente di Confindustria.





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