ISERNIA. Domenica pomeriggio, nel cuore di Piazza Celestino V, dinanzi al Museo Civico della Memoria e della Storia, il Comitato di Isernia della Croce Rossa Italiana ha celebrato il 161° anniversario della fondazione dell’Associazione, ricordando la costituzione del primo Comitato nazionale avvenuta il 15 giugno 1864 a Milano, data che segna l’avvio di un percorso ininterrotto di diplomazia umanitaria e servizio alla persona.
A dare il benvenuto ai numerosi volontari, cittadini e rappresentanti delle istituzioni è stato il presidente del Comitato CRI di Isernia, Fabio Rea, che ha sottolineato come la Croce Rossa “non sia soltanto un dispositivo di soccorso sanitario, ma un’idea di mondo fondata su neutralità, indipendenza e umanità”. A moderare l’incontro, con la doppia veste di volontario e vicepresidente regionale, Luigi Di Re che ha richiamato il valore simbolico del luogo scelto ‒ uno spazio di identità collettiva accanto alla Fontana Fraterna ‒ dove memoria e impegno quotidiano possono dialogare.
La dimensione istituzionale dell’evento è stata testimoniata dalla presenza del neopresidente regionale della CRI Molise, Giuseppe Mastromonaco, del prefetto di Isernia Giuseppe Montella, del presidente del Consiglio regionale Quintino Pallante, del sindaco Piero Castrataro e delle autorità militari provinciali. Tutti hanno voluto ribadire il ruolo insostituibile che la Croce Rossa svolge sul territorio, dal pronto intervento in emergenza alle campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini.
Fulcro del pomeriggio è stato il convegno dal titolo “La Croce Rossa Italiana. Dalle origini ai nostri giorni: organizzazione umanitaria sempre presente”. La Dott.ssa Elisabetta Di Biasio, istruttore di Diritto Internazionale Umanitario, ha aperto i lavori scavando nel significato giuridico dell’emblema e nei Sette Principi fondamentali del Movimento; a seguire, lo storico Giuseppe Alabastro ha ripercorso le tappe della diplomazia umanitaria della CRI, evidenziandone la capacità di agire come interlocutore neutrale in contesti di conflitto e crisi umanitarie contemporanee.
Nel corso degli interventi è stato ricordato come la Croce Rossa sia parte integrante anche della storia del Molise: dalle infermiere volontarie attive durante le guerre mondiali alle moderne unità di risposta alle catastrofi, lo spirito di servizio dell’associazione ha plasmato la vita civica della regione. “Celebrare 161 anni di Croce Rossa Italiana‒ ha concluso Fabio Rea ‒ significa non fermarsi alla memoria, ma rilanciare un impegno che oggi ci chiama a essere ovunque per chiunque, con professionalità, empatia e fermezza nel rivendicare la protezione dell’emblema nei teatri di crisi». Il Comitato di Isernia rinnova così la propria promessa di vicinanza ai più vulnerabili e invita la cittadinanza a partecipare attivamente alle prossime iniziative formative e solidali, convinto che la storia della Croce Rossa ‒ ieri come oggi ‒ sia una storia scritta da mani che si tendono, da cuori che ascoltano e da voci che difendono la dignità umana in ogni circostanza.
Isernia, 16.06.2025
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